Quando la notte si sveglia
Quando cala il silenzio, il cielo si oscura e la maggior parte degli esseri umani va a dormire, ma proprio in questo momento molti animali si svegliano e cominciano a svolgere le loro attività. Si tratta di un vero e proprio mondo, che conosciamo poco, ma che vive accanto a noi e si risveglia col buio: il mondo delle piante e degli animali della notte. Elencarli tutti sarebbe impossibile, ma ve ne presentiamo alcuni, che vivono in armonia con il mondo che li circonda. Vi presenteremo anche i problemi che questi animali devono affrontare: affinché possano continuare a vivere senza preoccupazioni, servono nuovi spazi naturali e corridoi ecologici per collegare tra loro le aree naturali. Tutto questo deve avvenire su più livelli, dai prati fioriti nei giardini alla creazione di corridoi bui, senza luci artificiali, e passaggi per la fauna selvatica al di sopra di strade e autostrade. Quando pensate all’oscurità, che animale
vi viene in mente? Il pipistrello è sicuramente il simbolo della notte per eccellenza, ma sulla lista troviamo anche la meno “simpatica” zanzara, il gufo, il ghiro, il riccio, la volpe, il tasso e gli anfibi. Questi sono tutti animali di cui abbiamo sentito parlare. Pochi, invece, conosceranno la pianta enagra comune, il cui fiore si apre esclusivamente nelle
ore notturne e secerne un polline che attira alcune specie di farfalle. Bisogna ricordare che esistono animali strettamente notturni, che non si vedono durante il giorno, poiché riposano. Inoltre, ci sono quelli attivi sia alle prime ore del giorno che al crepuscolo. Infine ci sono animali che si sono adattati. I caprioli, per esempio, sanno essere animali diurni, ma per stare lontani dalle attività umane, preferiscono essere attivi di notte. La salamandra, che non disdegna l’umidità, si presenta spesso durante le giornate di pioggia.
Perché vivere di notte?
Come mai nell’evoluzione alcuni animali sono diventati esseri notturni? La riposta è molto semplice: la notte porta con sé molti vantaggi. Non è necessario andare nel deserto per trovare delle specie che preferiscono le basse temperature della notte. Lumache, anfibi e molluschi sono, infatti, animali che hanno bisogno di un ambiente più umido e che devono proteggersi dai raggi del sole. Un altro esempio: il leopardo va a caccia di notte per individuare e uccidere la preda senza essere visto. I sensi più sviluppati sono in primis la vista, ma anche l’olfatto e l’udito.