ESITO DELLE DENUNCE INERENTI ALL’ARGENTINA 5 (soltanto)
Decisioni in favore di nessuna delle due parti
1
Dati non disponibili
3
Decisioni in favore dello Stato
Abbandonate
9
In corso
9
La più recente è stata sporta nel 2017 da un investitore americano, MetLife, in seguito alla nazionalizzazione del sistema privato delle pensioni nel 2008. Altre fanno seguito alle suddette misure postcrisi, come quella dell’investitore lussemburghese Camuzzi, un distributore di gas naturale attivo in sette province.
Accordi
14
Si tratta di denunce per le quali entrambe le parti sono state in grado di raggiungere un accordo sull’importo del risarcimento. Solo due di questi accordi sono pubblici: 5 miliardi di dollari concessi alla compagnia petrolifera spagnola Repsol, per espropriazione (un record assoluto!) e 1 miliardo e 350 milioni di dollari per risolvere il caso Abaclat vs. Argentina: una denuncia presentata da 60’000 risparmiatori che hanno perso le loro obbligazioni sovrane a seguito della ristrutturazione del debito pubblico nel 2001. Gli altri accordi non sono pubblici, ma l’Argentina ha comunque dovuto versare la sua parte.
Decisioni in favore dell’investitore
19
Si tratta del numero più elevato. Secondo i nostri calcoli basati sui dati Unctad, l’Argentina deve pagare 2 miliardi e 295 milioni di dollari d’indennizzo e interessi. Sempre dai calcoli di Alliance Sud, se tale importo viene sommato a quello menzionato precedentemente, l’Argentina deve pagare almeno 8 miliardi e 650 milioni di dollari. Come già detto, in realtà l’importo è di molto superiore; vanno inoltre aggiunti i costi della giustizia. Una denuncia costa in media 8 milioni di dollari ripartiti diversamente, a seconda del suo esito, tra l’attore della denuncia e lo Stato ospitante.