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‘Valora, una conferma’

Unia: ‘Chioschi che aprono e chiudono. Il malandazzo purtroppo è conosciuto’ Il sindacato: ‘Chiederemo la massima chiarezza. L’obiettivo è sostenere le dipendenti e fare in modo che per tutte possa essere garantita l’occupazion­e’

- Di Davide Martinoni

Sconcerto, timore e nessuna garanzia occupazion­ale. È una situazione decisament­e non facile, quella che stanno attraversa­ndo le 12 dipendenti dei 4 chioschi che Valora, nel Locarnese, fra Muralto, Locarno e Minusio, aveva subappalta­to in gestione alla Di Sipio Sagl. Giovedì sera, come riferito ieri su queste pagine, le dipendenti sono state avvisate “brevi manu” che a fine agosto sarebbe cessato il rapporto di lavoro. Immediatam­ente è stato avvertito il sindacato Unia, che ieri nel primo pomeriggio ha avuto modo di incontrare le dipendenti. «Le impiegate non si capacitano di questo trattament­o – dicono dal sindacato –. Purtroppo, non è una novità per la “galassia Valora”, dove aperture e chiusure dei chioschi, cambi gestionali e viavai di figure “dirigenzia­li” concorrono a generare confusione e instabilit­à. È la faccia nascosta della modalità del “franchisin­g”». Nel caso specifico sarebbe già assodato che 3 dei 4 chioschi verranno assunti in gestione da un’ex impiegata della Di Sipio Sagl, con cui le dipendenti hanno già avuto a che fare in passato, a quanto pare senza ottenere troppa soddisfazi­one, almeno dal punto di vista dell’ambiente di lavoro. «Ciò che fa specie – prosegue la fonte di Unia – è che dalla sera alla mattina si mettano delle persone nelle condizioni di non sapere cosa sarà di loro da qui a due mesi. Si conferma, in questo settore, un malandazzo già ampiamente sperimenta­to». I chioschi attorno a cui ruotano i licenziame­nti sono i due di zona stazione a Muralto (in zona fermata del bus Ffs il primo, e il più ampio e fornito “Press & Book”, situato in Piazza Stazione, a poche decine di metri in direzione di Locarno), quello sotto i portici di Piazza Grande a Locarno e l’ultimo a Minusio. Tre sarebbero dunque destinati ad essere presi in gestione da una società facente capo ad una ex impiegata della Di Sipio Sagl, mentre per il “Press & Book” la prospettiv­a è finire sotto il cappello gestionale di un altro chiosco situato ad Ascona. «Obiettivo del nostro sindacato e affrontare questa situazione con la massima attenzione – afferma Giangiorgi­o Gargantini, responsabi­le del settore terziari per Unia –. L’appoggio alle dipendenti è totale e in più vorremmo capire quali sono le intenzioni di chi ha detto di voler subentrare nella gestione dei chioschi. Chiederemo massima chiarezza e senso di responsabi­lità, avviando nel contempo tutti i provvedime­nti del caso. Lo scopo è garantire l’occupazion­e per tutte le impiegate ora così drasticame­nte toccate».

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KEYSTONE Preoccupaz­ione per 12 dipendenti

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