Al tavolo della prossimità
Vacallo vuole incontrare un operatore prima di decidere l’adesione al progetto regionale Dopo due pareri negativi, il Municipio si dice disponibile a tornare sull’argomento. La risposta arriverà entro fine anno. Riva ha invece optato per un’altra soluzion
Arriverà entro fine anno la decisione del Municipio di Vacallo in merito alla possibile adesione al progetto dell’operatore di prossimità. Ad affermarlo, sollecitato da un’interpellanza del Plr (primo firmatario Luisito Coltamai), è stato il capodicastero Socialità Edo Cavadini durante l’ultima seduta di Consiglio comunale. A oggi il Comune è il solo, con Riva San Vitale, a non partecipare al progetto. “Il Municipio è chiaramente consapevole che anche qualche giovane del Comune possa beneficiare o usufruire del servizio offerto – ha spiegato Cavadini –. Tuttavia ci risulta difficile, per non dire impossibile, fornire dati precisi”. Coltamai avrebbe voluto sapere se il Municipio è a conoscenza di “giovani disagiati” che trascorrono parte o la maggior parte del loro tempo fuori dal comune. Da parte dell’esecutivo, ha sottolineato il capodicastero, c’è la “massima disponibilità a tornare sull’argomento incontrando proprio un operatore di prossimità e capire dalla persona impegnata al fronte in prima linea i dettagli di quanto avviene in questo ambito”. Il Municipio si dichiara anche “interessato a sapere se nel frattempo si è instaurata una proficua collaborazione e una messa in rete costruttiva con gli altri enti presenti e che operano nella regione a sostegno e con occhio di riguardo verso le politiche giovanili (Macondo, Midnight, servizi predisposti dalla Polizia comunale)”. In base ai resoconti e ai risultati che emergeranno da questo incontro, “ci chineremo nuovamente sulla possibilità di adesione a questo progetto regionale”. Una decisione in merito, come detto, sarà presa entro la fine dell’anno.
I dubbi del Municipio
Il tema ha già impegnato il Municipio a più riprese. La prima presa di posizione risale infatti al 2015. “Agli albori del progetto si segnalava il fatto che non si aveva, in quel momento, una mappatura completa, un inventario di quanto si stava già facendo e un’analisi dei bisogni per valutare e ottimizzare le risorse già esistenti e individuare obiettivi ancora da perseguire”. Nel dettaglio, ha ricordato ancora Cavadini, “si specificava l’assenza di un’analisi a sapere il reale disagio giovanile nel distretto, le sue origini e come si manifesta, specificando che uno Stato poliziesco e repressivo raramente porta a ottenere risultati soddisfacenti”. Il secondo parere ufficiale risale invece al luglio scorso, al termine della fase di sperimentazione e con l’inizio della fase di consolidamen-
Dopo due risposte contrarie, l’esecutivo vuole conoscere l’esperienza diretta di chi opera sul campo
to. Il Municipio “esprimeva nuovamente alcune criticità” e in particolare “dubbi sul ruolo dell’animatore, sui suoi compiti, sul fatto che non era sufficientemente conosciuto tra i giovani e negli ambienti interessati”. In quella occasione, ha concluso Edo Cavadini, “abbiamo segnalato che il nuovo servizio
offerto non era complementare a quelli già esistenti nel territorio”.
Riva punta su ‘Midnight’
L’adesione al progetto di operatore di prossimità non rientra nelle priorità del Municipio di Riva San Vitale. Il Comune,
del resto, ha già all’attivo due esperienze – un’operatrice di prossimità e il progetto Spinta della Fondazione Idée Sport – che non hanno raggiunto gli obiettivi sperati. Il Comune ha così deciso di puntare sul ‘Midnight Sport’ Basso Ceresio che si tiene nelle palestre delle scuole medie.