Scuola: ‘Da specchi a finestre’
“Le lezioni non sono soltanto quelle impartite dentro le aule; la scuola non è solo trasmissione della conoscenza, ma è anche strumento insostituibile di coesione sociale”. Parole pronunciate dal direttore Aurelio Sargenti in occasione della consegna dei diplomi 2018 al Liceo cantonale Lugano 2 di Savosa che ha visto 148 promossi e un bocciato. “Il liceo, che è e dovrebbe rimanere una scuola di cultura – ha rimarcato il preside – deve fare argine alle pressioni esterne dettate da logiche puramente utilitaristiche o dagli interessi economici. A questo proposito mi piace citare Nuccio Ordine, professore di letteratura italiana e autore del bel libro L’utilità dell’inutile. Il quale in una recente intervista ha detto ‘non si frequentano scuole e università solo per prendere voti e diplomi: si devono frequentare soprattutto per cercare di diventare migliori’. Lo scopo della scuola è dunque quello di trasformare gli specchi in finestre, come ha ben raffigurato il giornalista americano Sydney J. Harris, affinché, con la guida dei docenti, gli allievi possano scoprire che non esiste una sola realtà, ma tante quante loro ne possono trovare e quindi non più specchi riflettenti, ma aperture verso mondi nuovi e sconosciuti”. Sargenti non ha mancato di ricordare l’iniziativa volta ad accogliere durante l’anno scolastico giovani migranti giunti in Ticino senza genitori: “Sull’onda di questo loro generoso e grande impegno, sta ora nascendo nel nostro istituto un importante progetto teso a preparare un percorso didattico in matematica che permetta a un migrante che segue un apprendistato di recuperare ciò che avrebbe imparato se avesse avuto la fortuna di poter frequentare regolarmente le scuole medie nel suo Paese d’origine”.
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