Venticinque anni di aiuti alla Cambogia. Già programmati i prossimi lavori
Enrico Sala ha raggiunto il traguardo dei 25 anni di attività umanitaria in Cambogia. Un appuntamento annuale fisso, il suo, che continuerà malgrado l’età (a settembre festeggerà i 75 anni) e qualche acciacco fisico. «Abbiamo già varato il prossimo programma – spiega lo scultore-filantropo di Salorino –. Nel 2019 investiremo oltre 100mila dollari». A sostenere Sala nella sua attività, oltre alle donazioni c’è l’Associazione Amici di Padre Mantovani di Lugano. «Mi hanno raggiunto in Cambogia e detto che non mi lasceranno mai da solo e continueranno a sostenermi. Prossimamente avremo un incontro per pianificare i prossimi lavori». Il bilancio di questo primo quarto di secolo a favore della comunità cambogiana parla da solo. Per il momento – i dati sono aggiornati al mese di marzo – sono stati investiti 3,5 milioni di dollari. Grazie all’aiuto di Enrico Sala sono stati realizzati, tra gli altri, 941 pozzi d’acqua, donate 100 tonnellate di riso, costruiti o restaurati 47 edifici scolastici e 11 biblioteche. In ambito sanitario, invece, sono stati edificati 15 centri della salute, 8 edifici medici per l’ospedale di riferimento di Angkor Chum e altri 11 edifici ospedalieri. Proprio in questo ultimo settore, Sala è diventato una sorta di istituzione. «Il capo della sanità locale mi ha detto che il centro medico di Char Chouk è il numero uno tra i duemila di tutta la Cambogia» e anche in occasione di una conferenza con medici e infermieri «mi conoscevano tutti». Più che la fama, allo scultore interessano i risultati. «In un anno nelle nostre maternità nascono più di cinquemila bambini in condizioni ottimali quando prima la mortalità natale era del 20-30 per cento». Uno dei progetti in cantiere riguarda la realizzazione di un centro medico in una zona remota, visitata da Sala dopo un «viaggio lunghissimo» a bordo di un fuoristrada. «Mi hanno promesso una grande medaglia d’oro, ma a me non interessa – conclude Enrico Sala –. Il mio obiettivo è solo quello di aiutare le persone che non vogliono scappare dalle loro terre». Per l’autunno Sala ha in programma una mostra a Salorino. Tutte le informazioni sul sito