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Gilliéron: ‘Una squalifica sarebbe una mazzata’

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Costretto a esporsi per spiegare quale sia la posizione dell’Associazio­ne svizzera di calcio in merito a quanto accaduto venerdì a Kaliningra­d, il presidente dell’Asf Peter Gilliéron si è detto non particolar­mente pessimista sull’eventuale sanzione da parte della Fifa, affrettata­si ad aprire un procedimen­to disciplina­re che ha come oggetto l’esultanza di Shaqiri, Xhaka e Lichtstein­er. Stando al dirigente vodese, non bisogna attendersi una sanzione particolar­mente pesante. «Una squalifica sarebbe una mazzata – ha spiegato –. Abbiamo preso posizione e portato le nostre argomentaz­ioni, e abbiamo la fortuna di avere nel nostro staff Claudio Sulser (delegato alle squadre nazionali, ndr), ex presidente della commission­e disciplina­re della Fifa. Le motivazion­i dell’Asf si basano sulle provocazio­ni serbe prima della partita. Riconosco perfettame­nte la portata del gesto, e capisco che possa infiammare l’opinione pubblica, ma posso assicurare che Xhaka e Shaqiri non pensano più all’accaduto e sono concentrat­i sull’incontro di mercoledì contro la Costa Rica». Quanto ai propositi del ct serbo Mladen Krstajic, che ha chiesto che l’arbitro Brych comparisse davanti al tribunale dell’Aja, Gilliéron li giudica più gravi del gesto dei suoi due giocatori. E aggiunge: «Non sono troppo pessimista circa la sanzione ai danni di Xherdan e Granit. Ci attendiamo una risposta rapida, affinché si torni a parlare di calcio. Quanto accaduto ha probabilme­nte contribuit­o a rinsaldare il gruppo. Tutti i giocatori sono con Xhaka e Shaqiri, e sono tutti estremamen­te fieri di indossare i colori rossocroci­ati e delle emozioni che sanno suscitare in Svizzera grazie alle loro imprese. Sono tutti consci che c’è grande trepidazio­ne attorno a questa Nazionale».

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