Altri capolavori cercansi
Autore di 4 gol in 2 match, Ronaldo vuole guidare i suoi agli ottavi: con l’Iran basta un punto, ma per star davanti alla Spagna...
Due capolavori in due partite (tripletta con la Spagna e gol partita contro il Marocco), ancora non bastano. Cristiano Ronaldo dovrà completare l’opera stasera a Saransk contro l’Iran, in uno scontro diretto che per il Portogallo vale gli ottavi di finale del Mondiale. E se i portoghesi vorranno pure superare i vicini spagnoli (impegnati contro il già eliminato Marocco) nella lotta a distanza per il primato del girone B, avranno ancor più bisogno delle doti realizzative di Cr7, visto che dovranno superare il proprio avversario con un risultato migliore di quanto faranno le Furie Rosse contro i marocchini a Kaliningrad. «Spagna-Iran (1-0, ndr), più che il match con il Marocco, è stato un eccellente campanello d’allarme per tutti noi, dai giocatori allo staff tecnico – ha dichiarato il selezionatore dei lusitani Fernando Santos –. I miei giocatori sono rimasti impressionati per ciò che hanno visto in quella partita e contro l’Iran sarà una sfida complicata, a differenza di ciò che alcuni potrebbero pensare». Effettivamente nel match con gli iberici Hosseini e compagni hanno lasciato un’ottima impressione, soprattutto per quel che riguarda la solidità difensiva (primo tempo passato letteralmente in trincea) ma sfiorando pure il pareggio (gol per fuorigioco annullato a Ezatolahi e rete del pareggio sfiorata da Taremi nel finale) dopo il gol piuttosto fortuito di Diego Costa. E proprio lo spirito di gruppo è una delle caratteristiche principali della formazione allenata da Carlos Queiroz... «Loro hanno Cristiano Ronaldo, un fenomeno, ma noi abbiamo le tre R. Cosa vuol dire? Che l’Iran gioca con rispetto, realismo e romanticismo, e basiamo la manovra su questi valori fondamentali. Non abbiamo una stella, il nostro leader è il gruppo – le parole del tecnico portoghese (selezionatore della nazionale lusitana dal ’91 al ’93 e dal 2008 a 2010),
per il quale quella di oggi sarà evidentemente una partita speciale visto che giocherà contro la sua patria, il Portogallo, anche se le emozioni che proverà saranno soprattutto per il Paese dove lavora ed è amato da anni, l’Iran –. Voglio vedere una squadra che sappia scendere in campo con onestà, integrità, spirito di sacrificio e bravura. Non siamo venuti qui per fare la parte dei perdenti simpatici, ma per onorare il popolo di Teheran e di tutto il Paese. Vogliamo che gli iraniani siano fieri di noi».
Dalla Russia con amore
Al momento di scendere in campo portoghesi, spagnoli e iraniani sapranno già se il leader del girone A (che incontrerà la seconda classificata del loro gruppo e viceversa) sarà l’Uruguay o la Russia. A definirlo sarà infatti lo scontro diretto del pomeriggio in quel di Samara, dove le due compagini già qualificate per gli ottavi di finale (entrambe 6 punti) si giocheranno appunto il primato. Per ottenerlo Suarez, Cavani e compagni – che dovranno
fare a meno dell’infortunato Gimenez, autore del gol vittoria nel match d’esordio con l’Egitto – avranno un’unica possibilità: vincere, in quanto la differenza reti vede in vantaggio di cinque gol i padroni di casa. Questi ultimi sono una delle rivelazioni di questa Coppa del mondo, alla quale sono arrivati con il peggior ranking Fifa di tutte le partecipanti (70°, il più alto mai raggiunto dalla Sbornaya) e da un filotto di sette partite senza vittoria. Ma i due convincenti successi contro Arabia
Saudita (5-0) ed Egitto (3-1) hanno di colpo trasformato il ct Stanislav Cherchesov, il principale accusato del momento no, in eroe nazionale. I suoi ormai celebri baffi appaiono un po’ dappertutto per le vie delle principali città e sui social russi, mentre i media hanno di colpo iniziato ad apprezzarne le scelte tattiche e di formazione. Quanto solido e convinto sia questo amore, lo dirà forse già la partita di oggi, il primo vero test di una Russia che vuole continuare a sorprendere.