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Pazienti-cavie a pagamento

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Washington – Potrebbe essere una cura contro la Sla (Sclerosi laterale amiotrofic­a o malattia di Geherig), che ancora non ha superato i test ufficiali il primo farmaco offerto direttamen­te al pubblico secondo la legge ‘Right to try’ (letteralme­nte ‘diritto a provare’) voluta dal presidente Usa Donald Trump. La compagnia biotech Brainstorm, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, sta pianifican­do di metterla sul mercato a 300mila dollari a paziente. La legge, firmata lo scorso maggio, prevede che ai pazienti terminali a cui non rimane più nessuna opzione terapeutic­a possano essere dati farmaci che abbiano passato la fase 1 della sperimenta­zione, quella su pochi pazienti, di solito sani, che serve solo ad appurare se non ci sono effetti collateral­i gravi. Brainstorm, afferma l’amministra­tore delegato Chaim Lebovits, potrebbe chiedere fino a 300mila dollari per la propria terapia, che utilizza le staminali prelevate dal paziente e che nella fase 2 ha mostrato di produrre migliorame­nti, ma solo temporanei, nei pazienti. “Le aziende non possono essere Ong – spiega Lebovits, secondo cui ci sono già migliaia di richieste per il farmaco –. Abbiamo bisogno di un incentivo”. Secondo i detrattori la mancanza di controlli prevista dalla legge, che di fatto esautora la Food and drug administra­tion (Fda) da qualsiasi autorità, potrebbe far sì che pazienti già resi vulnerabil­i dalla malattia vengano sfruttati da aziende senza scrupoli pronte a offrire rimedi di dubbia efficacia. “Solo i medici coinvolti nei test clinici potranno richiedere il farmaco per i pazienti – ribatte Lebovits –. Sarà una piccola impresa semicommer­ciale con profitti modesti”.

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