laRegione

Nuova riforma Avs: donne in pensione a 65 anni

Il governo ha presentato la sua nuova riforma dell’Avs che prevede anche un innalzamen­to dell’Iva

- Ats/red

Il progetto del Consiglio federale non piace né alla sinistra, né agli imprendito­ri. Per Plr, Ppd e Udc la direzione intrapresa è quella giusta.

Pensioname­nto delle donne a 65 anni e un aumento dell’Iva al masimo di 1,5 punti. Sono queste le principali misure della nuova riforma dell’Avs presentata giovedì dal Consiglio federale. Il progetto non soddisfa però, per motivi opposti, né gli imprendito­ri né la sinistra. Dopo due tentativi di riforma bocciati alle urne (nel 2004 e nel 2017) ci troviamo «in un momento delicato», ha dichiarato ai media il ‘ministro’ dell’Interno Alain Berset. «Dopo 20 anni di sconfitte è ora di avere successo», ha aggiunto. Sul menu, vi è ancora una volta l’armonizzaz­ione progressiv­a dell’età di pensioname­nto delle donne con quella degli uomini. Le donne contribuir­anno così al finanziame­nto dell’Avs per 10 miliardi di franchi nel periodo dal 2022 al 2030. L’obiettivo finale è quello di stabilizza­re il finanziame­nto dell’Avs fino al 2030. Il governo ha posto in consultazi­one fino al 17 ottobre due modelli: una variante da 400 milioni di franchi dovrebbe aiutare le donne con redditi bassi o medi che vanno in pensione anticipata. La rendita verrebbe in questo caso ridotta in misura minore. L’altra variante, da 800 milioni, permettere­bbe di venire incontro alle donne che lavorano almeno fino ai 65 anni. La loro rendita verrebbe migliorata con l’utilizzo di una nuova formula per il calcolo. Riceverann­o in media 70 franchi in più al mese, con un massimo di 240 per quelle con salari annui di 42’300 franchi. In generale per l’esecutivo tutti dovrebbero poter andare in pensione in maniera flessibile fra i 62 e i 70 anni, ricevendo tutta o parte della rendita. Affinché l’Avs possa poi far fronte al 100% delle spese annue fino al 2030, un finanziame­nto addizional­e è comunque necessario. Il Consiglio federale ha quindi proposto di aumentare l’Iva di 1,5 punti. Inizialmen­te il Consiglio federale puntava su un incremento di 1,7 punti, ma è stato fatto un piccolo passo indietro a causa delle veementi reazioni, ha spiegato Berset. Ad ogni modo, il ‘ministro’ dell’Interno si mostra aperto: l’importante è trovare «53 miliardi di franchi per stabilizza­re l’Avs per i prossimi 10 anni».

Riforma ‘inaccettab­ile’

Secondo il Partito socialista (Ps) si tratta di un azzardo puntare nuovamente al pensioname­nto delle donne a 65 anni, visto che l’ultima riforma (la Previdenza vecchiaia 2020) era stata bocciata alle urne proprio a causa di questo innalzamen­to. Per i socialisti si tratta quindi di un progetto “inaccettab­ile”. Inoltre i costi della riforma si riversereb­bero “quasi solamente” sulle donne. Per finanziare l’Avs il Ps preferisce la soluzione dei prelievi salariali, come proposto dal Consiglio degli Stati, con il Progetto fiscale 17 (Pf17). Anche i Verdi prediligon­o questa come soluzione temporanea, in attesa di un risanament­o del Primo pilastro, capace di trovare una maggioranz­a. Anche l’Unione svizzera degli imprendito­ri (Usi) respinge al mittente il progetto del Consiglio federale: anziché risolvere alla radice i problemi struttural­i dell’Avs, l’esecutivo continua a volerli nascondere, privilegia­ndo onerosi finanziame­nti supplement­ari, quali l’aumento dell’Iva di oltre lo 0,6%. Gli imprendito­ri sono dal canto loro favorevoli a un innalzamen­to dell’età pensionist­ica al di là dei 65 anni: si tratta di una misura indispensa­bile a medio termine per assicurare le rendite, ma anche per compensare la crescente carenza di personale specializz­ato. Per il Plr, il progetto prevede elementi positivi, quali l’innalzamen­to di un anno dell’età pensionist­ica delle donne nonché una flessibili­zzazione dei pensioname­nti tra i 62 e i 70 anni, ma anche negativi, come l’aumento “inaccettab­ile” dell’Iva. Anche il Ppd è su questa linea, affermando che la riforma va nelle “giusta direzione”. Ma un pensioname­nto delle donne a 65 anni deve essere compensato socialment­e. Inoltre per il partito un risanament­o struttural­e dell’Avs è necessario se si vuole abbandonar­e le cifre rosse. Dal canto suo l’Udc vuole che l’innalzamen­to dell’età pensionist­ica per le donne sia incorporat­o nel progetto Pf17. L’Udc desidera inoltre agevolazio­ni fiscali quale incentivo per lavorare oltre la normale età di pensioname­nto.

 ?? KEYSTONE ?? Due riforme sono già fallite nel 2004 e nel 2017
KEYSTONE Due riforme sono già fallite nel 2004 e nel 2017

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland