Alla scoperta dei fiumi
Alla scoperta dei fiumi svizzeri, dove vivono grandi e piccoli animali, dove si possono fare tante straordinarie scoperte, dove bastano pochi passi per incontrare i loro abitanti. L’acqua di sorgente è freatica. In altre parole: è acqua caduta dal cielo, sotto forma di pioggia o di neve, e filtrata nel suolo. Dopo essere stata accumulata nel terreno, ritorna di nuovo in superficie. Al mondo c’è sempre lo stesso quantitativo di acqua che forma un ciclo perenne. L’acqua di fonte ha la stessa temperatura durante tutto l’anno. Se durante una passeggiata avete l’occasione di fermarvi e di osservare, potreste incontrare un piccolo gamberetto tutto bianco. Fa parte del genere
Niphargus. Queste creature, vivendo nell’oscurità, non hanno bisogno dei cosiddetti pigmenti di colore per proteggersi dalla luce del sole. Seguendo il corso del ruscello ci si accorge che l’acqua non scorre sempre alla stessa velocità. Al centro la corrente è più forte mentre esistono pozze di acqua ferma delimitate da sassi e ciottoli. Anche le anse (o curve del fiume) e i rami caduti ne rallentano il corso. Sollevando con cautela le pietre, è possibile scovare qualche piccolo animaletto o qualche larva. I corsi d’acqua ne ospitano molte, dove rimarranno fino a che non assumeranno un aspetto molto diverso. La maggior parte degli animali trascorre più tempo come larva che non allo stato adulto. L’effimera, per esempio, rimane larva per quasi un anno e vive solo un giorno fuori dall’acqua. Le larve delle libellule possono vivere fino a cinque anni in acqua e muoiono dopo aver trascorso poche settimane nella forma adulta. A dipendenza degli animali presenti, è possibile sapere se l’acqua è pulita o meno. Le larve di plecotteri e tricotteri difficilmente vivono in acque inquinate. Inoltre esistono le trote fario e le
ostriche di acqua dolce: questo connubio ha qualcosa di incredibile. Questi molluschi stanno vicino al fario per riprodursi. Infatti, si attaccano alla trota e lasciano la presa una volta maturati. Finora in Svizzera, non è mai stato documentato il ritrovamento di un’ostrica di acqua dolce. Può produrre perle e può vivere fino a ottant’anni. Le trote fario, invece, sono sempre più rare nei nostri fiumi. Un recente studio ha evidenziato che il declino di questo pesce è legato con molta probabilità all’aumento delle temperature dell’acqua.