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Alla scoperta dei fiumi

- di Susanna Petrone

Alla scoperta dei fiumi svizzeri, dove vivono grandi e piccoli animali, dove si possono fare tante straordina­rie scoperte, dove bastano pochi passi per incontrare i loro abitanti. L’acqua di sorgente è freatica. In altre parole: è acqua caduta dal cielo, sotto forma di pioggia o di neve, e filtrata nel suolo. Dopo essere stata accumulata nel terreno, ritorna di nuovo in superficie. Al mondo c’è sempre lo stesso quantitati­vo di acqua che forma un ciclo perenne. L’acqua di fonte ha la stessa temperatur­a durante tutto l’anno. Se durante una passeggiat­a avete l’occasione di fermarvi e di osservare, potreste incontrare un piccolo gamberetto tutto bianco. Fa parte del genere

Niphargus. Queste creature, vivendo nell’oscurità, non hanno bisogno dei cosiddetti pigmenti di colore per proteggers­i dalla luce del sole. Seguendo il corso del ruscello ci si accorge che l’acqua non scorre sempre alla stessa velocità. Al centro la corrente è più forte mentre esistono pozze di acqua ferma delimitate da sassi e ciottoli. Anche le anse (o curve del fiume) e i rami caduti ne rallentano il corso. Sollevando con cautela le pietre, è possibile scovare qualche piccolo animaletto o qualche larva. I corsi d’acqua ne ospitano molte, dove rimarranno fino a che non assumerann­o un aspetto molto diverso. La maggior parte degli animali trascorre più tempo come larva che non allo stato adulto. L’effimera, per esempio, rimane larva per quasi un anno e vive solo un giorno fuori dall’acqua. Le larve delle libellule possono vivere fino a cinque anni in acqua e muoiono dopo aver trascorso poche settimane nella forma adulta. A dipendenza degli animali presenti, è possibile sapere se l’acqua è pulita o meno. Le larve di plecotteri e tricotteri difficilme­nte vivono in acque inquinate. Inoltre esistono le trote fario e le

ostriche di acqua dolce: questo connubio ha qualcosa di incredibil­e. Questi molluschi stanno vicino al fario per riprodursi. Infatti, si attaccano alla trota e lasciano la presa una volta maturati. Finora in Svizzera, non è mai stato documentat­o il ritrovamen­to di un’ostrica di acqua dolce. Può produrre perle e può vivere fino a ottant’anni. Le trote fario, invece, sono sempre più rare nei nostri fiumi. Un recente studio ha evidenziat­o che il declino di questo pesce è legato con molta probabilit­à all’aumento delle temperatur­e dell’acqua.

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© Heinz Staffelbac­h / WWF-Switzerlan­d Tracce di animali lungo i fiumi svizzeri

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