‘Le reti delle Ail vanno riscattate’
Archiviata in via definitiva la Sa (bocciata dalla popolazione), oggi le Aziende industriali della Città si trovano ancora in una fase d’assestamento. Ne sono convinti i commissari della Gestione che adesso, però, per voce del consigliere comunale Plr Giovanni Poloni, premono per togliere dal cassetto un dossier rimasto in sospeso: il riscatto delle reti dalle Ail Sa di Lugano. La questione al momento, confermano, è in stallo: tutto è fermo. Anche perché le trattative aperte con le Aziende luganesi “non sono andate a buon fine”. Il motivo? Per il capodicastero Marco Romano la ragione è da ricercare nella “differenza di forma giuridica e riservatezza nelle trattative”. In altre parole, “non si tratta dunque di una pura questione commerciale (prezzo)”. D’altro canto, perizia esterna alla mano, l’operazione è stata valutata sopportabile per le Aim. All’epoca si indicavano 12 milioni per il settore elettricità e 8 milioni per il gas a fronte di introiti generati per un milione e mezzo l’anno. La Gestione, compatta, non ha dubbi: il tema va portato all’attenzione dell’esecutivo e la trattativa con le Ail va riaperta, facendo leva sulla buona collaborazione esistente. In effetti, osserva la Gestione, “una gestione territoriale e amministrativa unica per il comprensorio – post aggregazioni, ndr – risulta essere fattore importante per il futuro delle nostre Aim”.
Admiral, ‘si chiuda la partita’
Anche la Gestione non ha dubbi: la partita (si legga la vertenza) con il casinò Admiral va chiusa. L’accordo finanziario raggiunto tra il Municipio e i vertici della casa da gioco oltre a essere una “soluzione convenevole per entrambe le parti, permette di ripristinare l’ottima collaborazione intercorsa con la Casinò Admiral Sa fino al 2013”. Anno in cui i rapporti si sono rotti per il mancato versamento dei contribuiti pattuiti nella convenzione bilaterale. Una situazione rimasta tale fino all’anno scorso. In soldoni il ‘trattato di pace’ traduce il pagamento di 4 milioni a saldo degli anni rimasti all’asciutto e definisce gli introiti futuri, (ri)dimensionati in base all’andamento dei bilanci del casinò, in flessione. Se l’intesa non sarà raggiunta (quindi non sarà votata dal legislativo) si tornerà in causa.