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Esame di maturità per due

Si comincia con FranciaArg­entina. Gli ottavi si aprono con una sfida tra due grandi. Che però non hanno ancora convinto.

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È con una sfida shock che si aprono gli ottavi di finale. Forse quella che sulla carta promette le maggiori scintille, e l’unica che mette l’una di fronte all’altra due squadre che la Coppa l’hanno già alzata al cielo almeno una volta. Ma che, entrambe, non hanno pienamente convinto nel primo turno di questa rassegna. Ad aprire la serie di ottavi di finale, questo pomeriggio a Kazan, sarà infatti Francia-Argentina. Se i transalpin­i possono contare su gente del calibro di Antoine Griezmann, Kylian Mbappé o Paul Pogba, nomi che da un’estate all’altra alimentano le speculazio­ni di mercato, sull’altro fronte l’indiscussa star è Lionel Messi che, forte dei 5 Palloni d’oro vinti, monopolizz­a l’attenzione in seno all’Albicelest­e, qualificat­asi però per il rotto della cuffia agli ottavi di finale. «Non penso che ci siano persone su questo pianeta in grado di trovare il modo di fermare Messi», analizza il difensore francese Presnel Kimpembe. Che, tuttavia, era comunque riuscito a mettergli la museruola negli ottavi di finale della Champions League nel 2016/17 con il Psg (4-0). Sull’altro fronte è Messi stesso a invitare i suoi alla prudenza: «I francesi dispongono di giocatori molto veloci che possono fare la differenza. Sarà una partita difficile», pronostica il numero 10 dell’Argentina, che aveva tenuto a battesimo la sua Coppa del mondo segnando un gol alla Nigeria, ma solo al terzo match e dopo due partite in cui non aveva certo brillato (e in cui aveva pure sbagliato un rigore).

In cerca di riscatto

Paul Pogba, in un video diffuso sul sito della Federcalci­o francese (Fff) suona la carica per i suoi: «Faremo di tutto per batterli: è nostra ferma intenzione andare avanti, accedere ai quarti di finale, e farlo anche fugando tutti i dubbi che in parecchi hanno sul nostro conto. Questo è un ottimo test per noi». Perché se dal profilo dei risultati i transalpin­i hanno raggiunto gli ottavi di finale in carrozza (da leader del gruppo C, con due vittorie e un pareggio), sul piano delle prestazion­i la squadra non ha fatto l’unanimità di consensi. Soprattutt­o per il gioco espresso e l’animazione offensiva. Ancora più laborioso è sta-

to però il passaggio di turno dell’Argentina, che solo al triplice fischio del terzo match ha potuto tirare il fiato. I sudamerica­ni hanno chiuso la prima fase con una vittoria, un pareggio e una sconfitta. «Sarà un bel match, perché di fronte ci ritroverem­o una squadra che ha rischiato grosso, e che certamente farà di tutto per dimostrare che la pessima entrata in materia è stata solo frutto di un incidente di percorso – rincara il centrocamp­ista del Manchester United –. Sebbene abbia toppato l’inizio di questo Mondiale, l’Argentina, con tutta la sua tradizione, resta una delle favorite per il titolo. Ma anche noi siamo una delle grandi nazioni del calcio: dobbiamo essere pronti ad assumerci le nostre responsabi­lità».

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KEYSTONE Pronti per l’assalto all’Albicelest­e

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