‘Il lavoro gratuito diventa la norma per i neolaureati’
Un sottobosco di lavori gratuiti o sottopagati conditi da promesse di un posto di lavoro che spesso non arriva. Un nuovo malandazzo che sembrerebbe aver messo radici qua e là in Ticino e la Supsi sta cercando di fotografare. Stage per formarsi o sfruttamento di manodopera gratuita? Ne parliamo con uno dei ricercatori, il prof. Spartaco Greppi, economista e responsabile dell’Unità di ricerca di lavoro sociale del Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale alla Supsi, impegnato nella ricerca ‘Free Work’ tra lavoro libero e lavoro gratuito.
Stage gratuiti e promesse di un posto che non arriva: quanto è diffuso questo fenomeno in Ticino?
Il problema esiste. Per neodiplomati e laureati sta diventando una modalità di entrata nel mondo del lavoro. Lo stage in sé non è negativo, ma lo diventa se si prolunga, se si continua da uno stage all’altro con promesse di un impiego che non arriva. Quando ciò è seriale abbiamo un grosso problema.
Ma ci sono cifre che fotografano quanto è diffusa questa realtà?
L’Ufficio federale di statistica (Ust) ha rilevato un forte aumento degli stage fra i giovani tra i 15 e i 24 anni dal 2010 a oggi in Svizzera. Tra i salariati in questa fascia d’età (apprendisti esclusi), quasi un quarto dei contratti di lavoro sono a tempo determinato e fra questi il 41% sono rappresentati da stage.
Anche il part-time cresce, ma con disponibilità ad esserci. Di fatto liberi, ma sempre disponibili. Vi risulta?
Abbiamo rilevato l’aumento significativo dei tempi parziali brevi, spesso vincolati alla disponibilità a rientrare al lavoro nel tempo di non lavoro. Stiamo poi assistendo ad un aumento delle persone senza attività lucrativa (chi non percepisce reddito o è di poco conto) che versano i contributi minimi previsti dalle assicurazioni sociali di base. Quest’ultimo fenomeno non è circoscritto ai giovani. Inoltre, vi è una tendenza a rimanere più a lungo nella categoria delle persone senza attività lucrativa. Tendenze che non possono che inquietare per quanto riguarda gli effetti sullo Stato sociale.
Quali settori professionali sono più a rischio?
È un fenomeno trasversale che coinvolge vari ambiti, da quelli che richiedono profili professionali avanzati fino a quelli più tradizionali. Questa nuova realtà è in divenire, si insinua in varie professioni ed è ancora di difficile lettura.
Come funziona: tante promesse e nessun posto?
Riscontri di lavori gratuiti sono stati rilevati e documentati anche da fonti sindacali e organizzazioni di categoria. Abbiamo fotografato una serie di figure professionali che vivono il lavoro gratuito. Dallo stagista plurilaureato che guadagna 500 franchi al mese lavorando a tempo pieno fino a chi ha due lavori, uno di giorno per vivere, uno di notte per passione. C’è poi chi fa volontariato a eventi culturali o sportivi in cambio di un attestato da mettere nel curriculum vitae. Ma anche l’operaio che vede estendere l’orario di lavoro senza essere adeguatamente pagato né in ferie né in denaro.