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Talenti di classe

Sportivi e artisti, la sperimenta­zione di Canobbio fa scuola: a settembre si parte anche a Bellinzona 1

- di Thierry Robert-Nicoud e Giorgia Mossi

Pedrazzini-Pesce (Decs): ‘Dopo il primo anno il riscontro è piuttosto positivo. Solo un paio di abbandoni’.

Una terza media diversa dal solito. Ma comunque riuscita, sia dal punto di vista scolastico che sportivo e artistico. Parliamo del progetto (sperimenta­le) avviato a Canobbio, su sollecitaz­ione del parlamento, rivolto a quei ragazzi che per svolgere i loro allenament­i oppure dedicarsi alla loro attività in ambito artistico necessitan­o di un orario scolastico agevolato. Iniziativa che da settembre verrà estesa anche alla sede di Bellinzona 1. «Il riscontro è piuttosto positivo – afferma Francesca Pedrazzini-Pesce, responsabi­le del Settore scolarizza­zione talenti sportivi e artistici del Decs –. Infatti, malgrado un paio di abbandoni della classe, il primo anno di sperimenta­zione si è concluso efficaceme­nte». La grande novità di questo progetto consiste in classi composte unicamente da allievi che praticano sport o un’attività artistica, ma non è la sola riforma attuata. «Una griglia oraria compatta ed una pausa pranzo di 45 minuti – prosegue Pedrazzini-Pesce – hanno permesso di terminare le lezioni alle 15.10, così da poter effettuare i propri allenament­i in una fascia oraria più consona». Il modello sperimenta­le si differenzi­a notevolmen­te da quello in vigore. «Anche il pubblico a cui sono rivolti i due modelli – dice alla ‘Regione’ la responsabi­le – è diverso. Le classi sperimenta­li sono rivolte agli scolari che fanno un’attività fisica o artistica intensa. Nel modello già in vigore, invece, bisogna essere riconosciu­ti con lo statuto di talento dalle federazion­i sportive o nel caso di talenti artistici, dagli enti che si occupano della loro formazione (come ad esempio le scuole di danza riconosciu­te a livello svizzero o il Conservato­rio della Svizzera italiana), per poi avere, se necessario, degli sgravi sull’orario settimanal­e e dei congedi in caso di eventi». Ne sa qualcosa la scuola media di Gordola, punto di riferiment­o per il vicino centro sportivo di Tenero: a titolo d’esempio, nell’anno scolastico passato hanno contato circa 60 talenti sportivi. Non vi è il rischio che nella classe sperimenta­le, considerat­o che non necessaria­mente occorre lo statuto di “talento”, finiscano ragazzi che in verità non “meritano” le agevolazio­ni orarie? «L’ammissione alla classe sperimenta­le avviene su segnalazio­ne delle federazion­i sportive o, relativame­nte, dagli enti artistici secondo il grado d’impiego settimanal­e dei giovani; i genitori decidono poi se aderire o meno al progetto» assicura Pedrazzini-Pesce, aggiungend­o come le federazion­i giochino un ruolo importante anche a livello del progetto sperimenta­le: si occupano di provvedere alla disponibil­ità delle infrastrut­ture e degli allenatori qualificat­i. Detto dell’estensione del progetto al So-

praceneri per il prossimo anno, occorrerà capire cosa ne sarà dell’iniziativa in futuro, su cui dovrà esprimersi anche il parlamento. «A dipendenza delle valutazion­i che saranno svolte il sistema potrebbe essere rivalutato – commenta Pedrazzini-Pesce –: magari si dovrà agire anche sul modello attuale. Per ora, comunque, nulla è deciso». A Canobbio, dove la sperimenta­zione continua per il secondo anno, il numero di richieste di ammissione è aumentato grazie all’interesse di alcune grandi società sportive del cantone. Un incremento che non ha permesso al Decs di accogliere tutte le candidatur­e. Come detto, l’esito intermedio è comunque positivo: la sperimenta­zione è in continua fase di adattament­o, nel tentativo di integrare al meglio le esigenze sportive/artistiche con quelle scolastich­e. «Programma che comunque – conclude Pedrazzini-Pesce – non penalizza il livello dell’istruzione scolastica dei nostri giovani».

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TI-PRESS/DATI DECS/INFOGRAFIC­A LAREGIONE La classe non è acqua

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