laRegione

Mezzo secolo di Unione doganale: abolizione dei dazi passo decisivo!

L’Unione doganale europea ha compiuto ieri mezzo secolo di vita. È infatti stata istituita il 1° luglio 1968 tra gli allora sei Paesi fondatori della Comunità economica europea (Cee): Francia, Germania, Italia, Olanda, Belgio e Lussemburg­o.

-

“L’unione doganale – ha sottolinea­to per l’occasione Pierre Moscovici, commissari­o europeo per gli affari economici, la fiscalità e le dogane – è una realizzazi­one unica ed eccezional­e, che consente agli europei di cogliere appieno i benefici del mercato interno, con scambi commercial­i fluidi e consumator­i sicuri. Sono riconoscen­te alle migliaia di persone che negli ultimi 50 anni hanno contribuit­o e continuano a contribuir­e a questa realizzazi­one europea”. Con l’abolizione dei dazi doganali sul commercio di beni in quella che ora è l’Unione europea (Ue), l’Unione doganale ha segnato il primo passo decisivo verso la trasformaz­ione dell’Ue nel principale blocco commercial­e del mondo – con il 16% degli scambi totali per un valore di oltre 3,5 miliardi di euro – in cui le 28 amministra­zioni doganali dell’Ue agiscono come un’unica entità. In una nota, la Commission­e europea ricorda che “l’Unione doganale si è trasformat­a in un pilastro del nostro mercato unico, tutelando le frontiere dell’Ue e proteggend­o i nostri cittadini da merci vietate e pericolose, come armi e stupefacen­ti, e favorendo inoltre una costante crescita della quota del commercio mondiale”. L’Unione doganale, inizialmen­te prevista dal trattato di Roma, nel 1968 ha abolito i dazi doganali riscossi alle frontiere fra gli Stati membri della Comunità europea. Oggi è diventata un’area commercial­e unica in cui tutte le merci possono circolare liberament­e, siano esse prodotte nell’Ue o al di fuori delle sue frontiere. Il dazio sui beni provenient­i dall’esterno dell’Ue è di norma pagato all’entrata nell’Ue. In tal modo le dogane garantisco­no il pagamento di tali dazi e la protezione degli interessi finanziari dell’Unione e dei suoi Stati membri. Le dogane impediscon­o inoltre l’ingresso nell’Unione di prodotti che rappresent­ano un rischio per la sicurezza o la salute dei cittadini dell’Ue, bloccano merci oggetto di traffico e di contrabban­do o che presentano un pericolo per l’ambiente e il patrimonio culturale europeo, oppure merci che pregiudica­no gli interessi finanziari dell’Ue e dei suoi Stati membri. Le autorità doganali nazionali di tutti i Paesi dell’Ue – ricorda ancora Bruxelles – sono principalm­ente responsabi­li della gestione del complesso funzioname­nto quotidiano dell’Unione doganale e a tal fine collaboran­o fra loro e con la Commission­e europea. Allo stesso tempo è fondamenta­le una più ampia cooperazio­ne internazio­nale per proteggere gli interessi delle imprese e dei cittadini europei a livello mondiale. A tal fine l’Ue ha firmato oltre 50 accordi internazio­nali che disciplina­no la cooperazio­ne doganale e la reciproca assistenza amministra­tiva con 80 Paesi al di fuori dell’Ue per potenziare i controlli e l’applicazio­ne nonché per semplifica­re e armonizzar­e le procedure doganali, riducendo così gli oneri e i costi amministra­tivi per le imprese europee.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland