laRegione

Il mare chiuso ai migranti

Nei centri di ‘attesa’ nel Nord Africa, sono stipate già diecimila persone in condizioni spaventose e altre ne arriverann­o

-

Ginevra/Tripoli – Le navi delle Ong non incrociano più nel Mediterran­eo centrale, ma i gommoni salpano lo stesso dalle coste libiche. E i migranti annegano. Sessantatr­é quelli di ieri, al largo di Zuara, davanti alle coste occidental­i libiche; oltre mille dall’inizio dell’anno. Il bilancio dell’ultimo naufragio (la Guardia costiera libica è riuscita a mettere in salvo quaranta persone) è stato reso noto dall’Organizzaz­ione mondiale delle migrazioni e dall’Unhcr che hanno aggiornato a 2’500 il numero delle persone riportate a terra, cioè in Libia, nella sola ultima settimana di giugno. Numeri importanti, ma che danno appena l’idea dell’aggravarsi della situazione nei campi di attesa in Nord Africa, dove si stima che siano diecimila le persone in condizioni di sovraffoll­amento ed emergenza umanitaria, aggravata anche dall’afa di questi giorni. Campi nei quali i governi europei sono determinat­i a rinviare i presunti fortunati che mai riuscisser­o a toccare terra in un Paese dell’Ue. Le scarne informazio­ni sull’ultimo naufragio arrivano appena tre giorni dopo un altro naufragio con oltre cento dispersi, che ormai si presume siano affogati. La chiusura dei porti italiani, e il conseguent­e diradarsi delle navi di Ong appostate al largo della Libia (alcune bloccate, altre come la OpenArms in viaggio per Barcellona con 59 a bordo) confermato anche dal portavoce della Guardia costiera libica, ha avuto come immediata ripercussi­one un “drammatico aumento” del numero di migranti riportati indietro dai guardacost­e: 2’425 in una sola settimana secondo una rilevazion­e dello stesso Unhcr, mentre l’Oim ne ha stimati circa tremila in due settimane. Altri 220 sono stati recuperati nelle ultime ore su due gommoni davanti alle coste ovest, l’epicentro della crisi. Come tutti gli altri, i migranti sono stati avviati verso uno dei 20 centri di detenzione in cui, sommando l’ultimo dato ufficiale di un mese fa (circa 7’000 persone) e gli almeno tremila delle ultime due settimane, si supera abbondante­mente la soglia dei diecimila. I centri verso cui c’è un maggiore afflusso sono cinque. Un portavoce dell’Oim in Libia ha avvertito che il massiccio afflusso di migranti recuperati dalla Guardia costiera sta creando un gravissimo problema di sovraffoll­amento. Quando spazi angusti si riempiono troppo, “ciò ha un impatto sulle condizioni di vita”, ha ricordato la giornalist­a Christine Petre, lasciando solo immaginare cosa voglia dire in termini di servizi igienici. Soprattutt­o quando ci sono oltre 40 gradi di temperatur­a.

 ?? KEYSTONE ?? A terra
KEYSTONE A terra

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland