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Sui respingime­nti si aggrava lo strappo tra Seehofer e Merkel

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Berlino – Salti il governo, ma non la barricata dietro cui Horst Seehofer vuol tenere fuori i migranti dalla Germania. Lo strappo tra il ministro dell’Interno tedesco e Angela Merkel sembra ormai consumato. Se la Cdu della cancellier­a e la consorella bavarese Csu non troveranno il modo di medicarla, un’alleanza storica come la loro verrà archiviata. Con esiti politici ancora da immaginare. L’esito del vertice europeo sui migranti è stato deludente, ha sostenuto Seehofer, con tutto il partito dietro di sé. Intendendo che il solo risultato utile sarebbe stato un accordo chiaro e certo per il rinvio dei migranti nel Paese d’ingresso nello spazio Schengen, vale a dire l’Italia. Quell’Italia con cui, ha spiegato Merkel, non è stato possibile, né lo sarà, trovare un’intesa, giacché Roma vuole proprio il contrario: e cioè che anche gli altri Paesi Ue si “prendano” una quota adeguata di migranti. Per la cancellier­a “è chiaro che l’Ue è lenta, il problema non è certamente risolto, c’è ancora molto lavoro, ma io voglio che l’Europa sia tenuta insieme”, ha detto in una intervista alla Zdf. Ma l’interessan­te, anzi l’inevitabil­e paradosso, è che i due politici più affini in tema di migrazione, Salvini e Seehofer, hanno pretese speculari: prendeteli! riprendete­li! La difficoltà di Merkel è trasparent­e. Seehofer potrebbe annunciare le proprie dimissioni, o mostrarsi irremovibi­le sui respingime­nti, decidendo di procedere comunque. Costringen­do la cancellier­a a chiedere le sue dimissioni (aprendo così la crisi di governo). Per Seehofer c’è però anche una questione di credibilit­à, personale e del partito, ossessiona­to dalla prospettiv­a di perdere la maggioranz­a assoluta alle amministra­tive di ottobre in Baviera, dopo il trauma di quel 38% ottenuto alle federali di settembre. Per evitarlo, la Csu insegue la destra di Afd sull’ostilità nei confronti dei profughi. Una linea che però fino ad ora non sembrerebb­e pagare: i sondaggi mostrano che proprio in Baviera la popolarità di Merkel sale. Cosa accadrebbe se forzassero davvero la mano? La cancellier­a potrebbe anche cercare nuovi alleati, e i Verdi non si negherebbe­ro.

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