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Lunga vita

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Roma – Se c’è un limite biologico alla longevità umana, questo ancora non è stato trovato. Una volta arrivati a 105 anni infatti, il rischio di morire si stabilizza e rimane costante. Ciò significa che dopo questa età diventa impossibil­e dire quale sia il limite della durata della vita umana. Lo dimostra una ricerca condotta dall’Università Sapienza di Roma, in collaboraz­ione con Berkeley e Southern Denmark. C’era chi sosteneva che la curva dei rischi di mortalità continuass­e ad aumentare esponenzia­lmente con l’età e chi invece era convinto che decelerass­e, per poi raggiunger­e un livello costante alle età più elevate. Ma per rispondere a queste domande era necessario stimare con esattezza il rischio di mortalità degli ultracente­nari, cosa che finora non era stata possibile per la mancanza di dati affidabili. Sono riusciti a farlo i ricercator­i italiani, basandosi sui dati relativi a quasi 4’000 italiani ultracente­nari (la maggior parte dei quali donne), raccolti fra il 2009 e il 2015. In questo modo è stato possibile verificare “che il rischio di morte accelera esponenzia­lmente con l’età fino a 80 anni, per poi decelerare progressiv­amente, fino a raggiunger­e un plateau e rimanere costante, o quasi, dopo i 105 anni”. Quando si muore perché è normale morire.

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