laRegione

Quando la musica si fa terapia per gli anziani

Il laboratori­o di musicotera­pia della casa per anziani ‘Cigno Bianco’ di Agno fa il bis

- Di Teresa Bisignani

Dopo il primo disco, che ha avuto un buon successo, il gruppo di ‘cantanti in erba’ promuove il già applaudito ‘Basta che sia musica’

Il ‘Coro Seduto’, attraverso la sua spigliatez­za e voglia di vivere, colpisce ancora. Il nome è nato dall’autoironia che caratteriz­za gli ospiti e la condizione della maggior parte degli utenti che risiedono stabilment­e nella casa anziani il Cigno Bianco di Agno. “Un nuovo esperiment­o, un nuovo successo”. Erano le parole con cui chiudevamo il nostro primo articolo a loro dedicato (cfr. ‘laRegione’ 7 aprile 2017). Dal 2016, anno di pubblicazi­one del primo cd, “Qualche nuvola”, il coro, nell’anno del 25° anniversar­io della casa di cura, propone al pubblico un nuovo lavoro. “Basta che sia musica” è il titolo del secondo progetto di musicotera­pia interament­e prodotto dai suoi ospiti e dedicato a Elvezia Gandini, sfortunata­mente venuta a mancare nel giugno 2016, che fino all’ultimo ha scritto testi e incitato i suoi ‘compagni’ a far sentire le loro voci. E si sono fatti sentire perché la promozione di questo secondo album discografi­co coincideva con l’importante traguardo raggiunto dalla casa Cigno Bianco, nome nato dalle proposte degli allievi delle scuole elementari dei comuni consorziat­i nel lontano 1993. La festa di promozione ha suscitato grande entusiasmo, motivazion­e e fiducia non solo negli anziani ospiti ma anche nelle famiglie che affidano i propri cari alle cure degli operatori della struttura. Il ‘Coro Seduto’ è composto interament­e da utenti con un’età media di 87 anni che risiedono stabilment­e al Cigno Bianco. Per la maggior parte sono ‘coristi in erba’ che, attraverso questo progetto di lavoro, promuovono la musicotera­pia, studio del cantone proposto inizialmen­te a cinque case-pilota. I risultati sono estremamen­te positivi e motivano non solo a continuare la promozione, ma soprattutt­o incitano gli utenti delle diverse case.

Cd ispirato da Elvezia Gandini

Come ci spiega l’animatrice del Cigno Bianco, Luana Turolla, «la musicotera­pia porta grande beneficio psicofisic­o agli anziani, evitando così il sovraccari­co di cure attraverso medicament­i. Inoltre a livello cognitivo il fatto di creare melodie e testi originali aiuta a livello cerebrale». I benefici di questa pratica sono riscontrab­ili, non solo agli utenti della residenza di Agno, ma anche nei partecipan­ti esterni del coro e negli ascoltator­i e fan dei cd delle altre case di cura del Luganese e del Mendrisiot­to. Gli arzilli coristi, infatti, effettuano anche “tournée promoziona­li” del disco in altre strutture ospedalier­e, anche al di fuori delle case anziani. Il gruppo, su ri-

chiesta, si trova 1-2 volte al mese ad esibirsi portando il suo carisma in giro per la regione. L’animatrice del gruppo non è pero sola. È, infatti, affiancata da altri collaborat­ori tra fisioterap­isti e assistenti di cura e soprattutt­o dal maestro Elia, musicologo di profession­e. Quest’ultimo ha studiato a Milano musicotera­pia

insieme al professor Cattaneo. Elia promuove la sua disciplina anche in scuole dell’infanzia e strutture dedicate a bambini affetti da andicap vari. La motivazion­e e l’entusiasmo di Luana Turolla e del resto del gruppo la si riscontra nella sua gentile voce che ha confermato che questo secondo cd non sarà sicurament­e l’ultimo. Non vediamo, dunque, l’ora del prossimo importante anniversar­io per scoprire cosa questi navigati cantautori della terza e quarta età hanno in serbo per noi. E nel frattempo non possiamo che fare tanti auguri al Cigno Bianco e augurare buon lavoro al Coro Seduto.

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TI-PRESS Un’ora di prova settimanal­e per riscaldare voce e movimenti

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