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B&B, ma non si dorme

Brasile e Belgio superano Messico e Giappone e si sfidano nei quarti

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Alla fine venerdì alle 20 a Kazan nel secondo quarto di finale di questi Mondiali sarà Belgio contro Brasile, ma quanta fatica. In particolar­e per i Diavoli Rossi, che contro un Giappone tanto generoso quanto ingenuo, hanno dovuto attingere a tutta la loro classe e anche alla panchina per conquistar­si in extremis il diritto di sfidare i verdeoro. Una classe quella belga che si è accesa solo a sprazzi alla Rostov Arena, un po’ nel primo tempo in cui però Lukaku e compagni non sono riusciti a scardinare l’ordinata difesa dei Samurai Blu, ma soprattutt­o negli ultimi 20 minuti del match, quando il gol fortunoso di Vertonghen (pallonetto involontar­io di testa a Kawashima) ha iniettato nuova linfa nei corpi e nella testa dei giocatori di Martinez, tramortiti dal micidiale 1-2 firmato in apertura di ripresa da Haraguchi e Inui (inframmezz­ato dal palo di Hazard). Fellaini ha poi incornato il 2-2 e negli ultimi secondi il neo entrato Chadli ha finalizzat­o un contropied­e (!). Dal canto suo il Brasile non è stato chiamato a nessuna rimonta a Samara contro il Messico – anche perché nel primo tempo il portiere Alisson ci ha messo più di una pezza –, ma ha comunque dovuto attendere il 51’ e la rete di Neymar (autore anche dell’assist per il 2-0 di Firmino) per sbloccare la partita e prendere la strada di Kazan. O’Ney protagonis­ta quindi, ma secondo i suoi avversari non solo per le doti sportive ma anche per quelle di attore, tanto che il selezionat­ore del Tricolor Osorio lo ha definito “una vergogna per il calcio”. Intanto però i messicani tornano a casa, mentre il numero 10 – a differenza di altri “big” – continua la sua corsa verso la Coppa.

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KEYSTONE In realtà, è stato O’Ney a prendersi sulle spalle il Brasile

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