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Petkovic: ‘Deluso ma fiero’ Sommer: ‘Senza parole’

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Non è comprensib­ilmente molta la voglia di parlare in casa rossocroci­ata dopo la sconfitta con la Svezia. A lungo Vladimir Petkovic ha tenuto i suoi giocatori negli spogliatoi, prima di concedersi ai giornalist­i.

«La delusione è grande, perché volevamo e potevamo fare di più – ha detto il selezionat­ore rossocroci­ato –. Quando si perde c’è sempre un po’ di merito dell’avversario e di demerito proprio. Da parte nostra avremmo dovuto provocare, creare di più, invece abbiamo giocato troppo lentamente. Inizialmen­te abbiamo fatto fatica a uscire in velocità dalla nostra zona affidandoc­i troppo alle palle alte. Nel secondo tempo è andata meglio, ma non abbastanza, forse ci è mancato qualcuno più capace di verticaliz­zare, a maggior ragione contro una Svezia molto brava a evitarlo. Peccato anche per il gol subito un po’ così, perché come sapevamo, una volta in vantaggio loro si sono chiusi ancora di più. Noi non abbiamo fatto una grande partita, ma non lo è stata in generale, così come di ottavi di finale belli ce ne sono stati ben pochi a questo Mondiale. La Svezia poi è brava ad addormenta­re il match, a togliere le emozioni e oggi ha fatto meglio il suo, anche mettendo un pullman davanti alla propria porta, mentre noi avremmo dovuto essere più concreti».

Il tecnico: dovevamo fare di più, ma loro hanno messo un ‘bus’ e tolto le emozioni dalla partita

Seppur deluso, l’ex allenatore di Bellinzona e Lazio ha comunque voluto fare i compliment­i ai suoi giocatori prima di guardare al futuro (il suo contratto con l’Associazio­ne svizzera di calcio è valido fino agli Europei del 2020)... «Ogni sconfitta è un fallimento, ma sono comunque fiero dei ragazzi. Non abbiamo ancora raggiunto il livello per andare oltre, significa che dobbiamo lavorare per farcela. Non andare avanti per un’autorete è davvero un peccato, ma questa non è la prima sconfitta dolorosa e non sarà nemmeno l’ultima e io non posso che fare i compliment­i ai ragazzi per quanto fatto lungo il percorso che ci ha portato fino a qui».

Di gran lunga il miglior elvetico di questo Mondiale, Yann Sommer ha ammesso come «siamo molto delusi ed è difficile trovare le parole dopo una partita così. Sapevamo di affrontare un avversario tosto, difficile da attaccare, ma abbiamo comunque avuto delle occasioni, purtroppo senza riuscire a sfruttarle. Peccato, la squadra aveva investito tanto in questo Mondiale e in questa partita, i quarti di finale erano l’obiettivo di tutti e ora è dura... Non si può paragonare a due anni fa, sapevamo che sarebbe stata dura, ma abbiamo perso una grande occasione, nei momenti decisivi però ci è mancato quel qualcosa in più».

Rodriguez: ‘Se non segni è dura’. Djourou: ‘Ci è mancata cattiveria e un po’ di follia’.

Secondo Ricardo Rodriguez, «ci abbiamo provato, ma quando non segni è dura. Tutti gli avversari sono difficili da battere a un Mondiale e questa Svezia si è dimostrata una squadra solida, contro la quale è difficile anche solo tirare in porta e che ha vinto segnando un gol un po’ fortunoso».

Una sconfitta «difficile da accettare» anche per Johan Djourou, che dopotutto non ha fatto rimpianger­e più di tanto lo squalifica­to Fabian Schär in mezzo alla difesa... «Abbiamo iniziato bene la partita, creandoci anche qualche occasione, ma forse ci è mancata un po’ di cattiveria negli ultimi metri, negli uno contro uno, nei cross, nelle azioni decisive. E anche un po’ di fortuna, perché il gol che abbiamo incassato è stato davvero sfortunato. Più di tutto però ci è mancata un po’ di follia, di estro, di voglia di provocare qualcosa. Se lascerò la Nazionale? No, ci sarò ancora, voglio continuare con questa squadra».

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