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Rohani incassa il sostegno della Svizzera

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Secondo e ultimo giorno ieri della visita ufficiale in Svizzera del presidente iraniano Hassan Rohani. Berna e Teheran hanno confermato gli obiettivi della ‘road map’ del 2016 al fine di intensific­are i loro rapporti e la Confederaz­ione ha ribadito il proprio sostegno all’accordo sul programma nucleare iraniano. Il presidente della Confederaz­ione Alain Berset ha esortato tutte le parti a non mettere a repentagli­o l’intesa, definita un successo esemplare della diplomazia internazio­nale. «Potete contare su di noi sulla prosecuzio­ne di questi sforzi», ha dichiarato Berset. Per quanto concerne l’annunciata reintroduz­ione delle sanzioni americane, Berna si è impegnata a garantire che le transazion­i per le merci umanitarie restino possibili anche in futuro. «La situazione attuale, dopo il ritiro degli Usa dall’accordo, crea insicurezz­a e instabilit­à», ha deplorato il presidente della Confederaz­ione. L’accordo è «nell’interesse dei Paesi del mondo intero e della pace internazio­nale», ha sottolinea­to Rohani. Il presidente iraniano ha insistito sulla necessità per «tutti i Paesi» di rispettare l’intesa firmata nel 2015 dopo «lunghi e difficili negoziati». Durante i colloqui ufficiali le due parti si sono inoltre chieste come poter continuare a sfruttare appieno il potenziale nelle relazioni bilaterali alla luce dell’annunciata reintroduz­ione delle sanzioni Usa. Entrambi i Paesi hanno espresso soddisfazi­one per i risultati finora ottenuti in relazione alla ‘road map’ concordata alla fine di febbraio 2016 e per l’intensific­azione dei rapporti bilaterali avvenuta con successo da allora.

Sono stati regolarmen­te avviati o ripresi dialoghi nei settori dell’economia, delle finanze, dei diritti dell’uomo, della giustizia, della sicurezza civile nucleare e della migrazione. È stata inoltre trattata la questione riguardant­e la pena di morte, la cui abolizione a livello mondiale figura fra le priorità della Svizzera. Secondo Berset, «nonostante alcuni punti divergenti», a più riprese i due presidenti hanno rilevato le buone relazioni bilaterali. Al termine dei colloqui, sono stati firmati un accordo sul trasporto merci e passeggeri su strada e due dichiarazi­oni d’intenti (cooperazio­ne negli ambiti sanitaI rio e scientific­o).

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KEYSTONE due presidenti

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