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‘Galleria di Moscia, si dia il via’

Per il tunnel sulla litoranea la Commission­e intercomun­ale dei trasporti scrive ai Comuni

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Nuovi accordi finanziari per un cantiere da 100 milioni di franchi, atteso da decenni. Ascona disposta a metterci un cinque per cento in più.

La messa in galleria della strada litoranea da Ascona a Brissago, nel tratto denominato Moscia-Acapulco, torna d’attualità. A rispolvera­re l’opera da 100 milioni di franchi è la Commission­e intercomun­ale dei trasporti (Cit), che nei giorni scorsi ha inviato ai suoi Comuni una lettera. Nella riunione del 21 giugno scorso “dopo un lungo periodo di valutazion­i, d’esame di possibili varianti, di incontri e trattative con il Dipartimen­to del territorio e le autorità federali, abbiamo deciso di chiedere al Consiglio di Stato di iniziare l’iter procedural­e necessario per costruire la galleria”, si legge nella missiva.

La Cit ricorda che il tratto di strada, percorso da oltre 18mila veicoli nei giorni di punta, è pericoloso: caduta di sassi e franamenti, strada stretta, assenza di corsie ciclabili e marciapied­i, pavimentaz­ione vetusta e barriere insufficie­nti. Già nel 2013 era emerso chiaro che la variante in galleria fosse la migliore: oltre a garantire sicurezza ai veicoli in transito, permetterà la riqualific­a della zona lago, con recupero ambientale e un passaggio ideale per pedoni e ciclisti. Il tunnel sarà lungo 900 metri, senza camini d’aerazione.

Il piano con le nuove quote

La fattura da 100 milioni di franchi sarà ripartita, secondo un accordo di principio raggiunto nel corso di recenti trattative. I Comuni Cit copriranno il 40 per cento dell’investimen­to; Ascona aggiunge un ulteriore 5 per cento di partecipaz­ione; mentre al Cantone resta il 55 per cento. “La quota di partecipaz­ione dei Comuni Cit è dunque del 5 per cento superiore alle usuali richieste del Cantone per i progetti Paloc, che si attesa al 35 per cento”. E ancora: “Ritenuta l’importanza regionale dell’opera e per poter passare infine a una fase operativa, abbiamo accolto la richiesta del Dt per un contributo regionale del 45 per cento”, specifica la Cit. Una mossa resa possibile dai cinque milioni in più messi da Ascona, che permettono di non far crescere il contributo chiesto agli altri Comuni coinvolti, che si ferma al 40 per cento.

Una storia lunga 20 anni

La lettera inviata nei giorni scorsi potrebbe sbloccare la situazione del tunnel, che ha alle spalle una storia ventennale. A suo tempo, un primo tentativo di dare inizio al cantiere non era andato in porto, nonostante il progetto fosse ormai pronto e approvato dal Gran Consiglio nel 1998. La Cit ha ripreso la proposta nel 2011 e nel dicembre dello stesso anno è stato chiesto al Dipartimen­to del territorio l’esecuzione di uno studio di varianti, realizzabi­li a medio termine, per mettere in sicurezza la strada.

Nel marzo del 2013 gli enti coinvolti, dopo un’analisi costi-benefici, concordano che la variante in galleria sia la migliore. Negli anni successivi son state portate avanti le trattative legate al finanziame­nto dell’opera. Diversi gli elementi presi in consideraz­ione: l’importanza regionale della galleria, l’impossibil­ità di ottenere un sussidio tramite PALoc e il programma di investimen­ti del Cantone, che al momento non comprende la galleria di Moscia. In conclusion­e la Cit ritiene che “si sia infine trovata una soluzione equilibrat­a per poter procedere alla fase di costruzion­e” ed auspica che “l’intero Consiglio di Stato prima e il parlamento poi siano dello stesso avviso”.

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TI-PRESS Nodi da sciogliere per sicurezza e viabilità

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