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Carlo e Oscar ‘validissim­i operai’

Si terranno oggi e domani in Italia i funerali degli operai morti lunedì sul cantiere A2 di Camorino

- Di Marino Molinaro

Il 36enne con i due fratelli, il padre (da poco in pensione) e lo zio era una colonna portante della Ennio Ferrari Sa di Lodrino; il 25enne sebbene così giovane vantava una solida esperienza e aveva lavorato anche nel tunnel del Ceneri

La disgrazia capitata lunedì pomeriggio a Camorino, dove due giovani operai italiani sono morti sotto un cassero di legno di 10 metri per 2 e mezzo cadutogli addosso, lasciano costernati anche i rispettivi datori di lavoro. L’inchiesta avviata dalla Polizia cantonale dirà se può essere imputata una responsabi­lità alle imprese edili del Bellinzone­se e della Riviera per le quali lavoravano il 25enne Carlo Venini di Sondrio, capoluogo della Valtellina, e il 36enne Oscar Fascendini di Verceia, piccolo Comune situato all’imbocco della Valchiaven­na, pure in provincia di Sondrio. I funerali si terranno nei rispettivi paesi oggi (giovedì) alle 16 e domani (venerdì) alle 18. «Perdiamo un collaborat­ore molto valido», spiega alla ‘Regione’ Emilio Cristina, direttore della Ennio Ferrari Sa di Lodrino, dove peraltro Oscar Fascendini risiedeva durante la settimana per poi fare rientro a casa durante il weekend: «Con i suoi due fratelli, con il padre che da poco è andato in pensione e con lo zio era da diversi anni una nostra colonna portante. Collaborat­ori fidatissim­i». Al momento «non conosciamo l’esito delle prime verifiche d’inchiesta. Possiamo solo partecipar­e al dolore dei familiari, rinnovando loro il nostro sentimento di cordoglio». Oscar Fascendini – scrive il quotidiano italiano ‘Il Giorno’ – lascia la moglie e due figli. Il più piccolo ha 8 anni, la più grande 11 ed è stata per due anni sindaco di Verceia nel Consiglio comunale dei ragazzi. Oscar Fascendini era un uomo tranquillo e riservato: «Una vita lontano dai riflettori», spiega al giornale italiano il sindaco Omar Iacomella: «Ma la sua – sottolinea – è una famiglia molto conosciuta in paese». Il sindaco di Chiavenna nonché presidente della Provincia di Sondrio, Luca Della Bitta, su Facebook lascia un saluto commosso: “Due giovani della nostra Provincia – annota – perdono la vita sul lavoro in canton Ticino. Per il lavoro. Una notizia che lascia senza parole. Ai famigliari e agli amici l’abbraccio dell’intera comunità della Provincia di Sondrio. A te Oscar, un ricordo speciale. Senza mai dimenticar­e il tuo sorriso semplice e sincero. Addio giovani figli di questa terra”.

Dal tunnel di base all’autostrada

Carlo Venini, geometra di formazione, nonostante la giovane età vantava una solida esperienza sui cantieri ticinesi, soprattutt­o quello della galleria ferroviari­a

del Ceneri, nell’ambito del quale è stato impiegato sul fronte di Sigirino per conto del consorzio Condotte-Cossi Costruzion­i. Terminata quell’esperienza, tramite la società di lavoro interinale ticinese Team Personal Solutions era stato destinato alla Mancini & Marti Sa di Bellinzona, venendo impiegato dallo

scorso marzo sul cantiere di Camorino dove l’impresa è la capofila del consorzio ‘Ceneri 201’ impegnato nella prima fase di risanament­o acustico dell’autostrada. A questo riguardo il direttore della società di lavoro interinale, Paolo Thoma, evidenzia che Carlo Venini disponeva di un elevato grado di formazione e di esperienza, ciò che lo poneva nelle prime due classi d’impiego sui cantieri edili. Durante la settimana risiedeva a Cadenazzo, mentre nel weekend tornava dagli affetti e alle sue passioni in Valtellina: la famiglia, i molti amici e la montagna praticata in sella alla mountainbi­ke e con gli sci ai piedi.

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RESCUE MEDIA Polizia al lavoro, lunedì, sul luogo della sciagura

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