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Casa Marta chiede aiuto per partire

Manca all’appello un milione di franchi per ottenere il diritto di superficie e avviare il cantiere

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Proseguono i lavori preparator­i per la realizzazi­one di Casa Marta a Bellinzona, struttura di prima accoglienz­a per le persone in temporanea difficoltà e in particolar­e senza alloggio e rete sociale, che si vuole creare riattando lo stabile fatiscente e in stato di abbandono in via Guisan. “L’esperienza del primo semestre 2018 e il sovraffoll­amento di Casa Astra a Mendrisio, unico centro del genere in Ticino e che si vede costanteme­nte obbligata a rifiutare decine di richieste di assistenza, evidenzian­o l’estrema urgenza di un simile progetto per il Sopracener­i”, annota il presidente della Fondazione Luca Buzzi. In queste settimane – aggiunge – si sta costituend­o un gruppo di sostegno al quale ha finora aderito una ventina di personalit­à provenient­i da vari ambiti (politico, religioso, socio-sanitario e culturale): Bruno Balestra, Mauro Baranzini, Mario Branda, Marina Carobbio, Marco Chiesa, Orlando Del Don, Nina Dimitri, fra Martino Dotta, Michele Ghielmini, don Piergiacom­o Grampa, Pelin Kandemir Bordoli, il vescovo Valerio Lazzeri, Filippo Lombardi, Pietro Majno-Hurst, Graziano Martignoni, Giovanni Merlini, Alberto Nessi, Giorgio Pellanda, Fulvio Pelli, Fabio Pusterla, Laura Sadis, Paolo Tognina e Marco Zappa. “Si attendono ulteriori adesioni”.

Avvio cantiere posticipat­o

Il preventivo di spesa, ricordiamo, a inizio 2018 è salito dai precedenti 3 milioni a 4,4. Un incremento del 50% dovuto alle pessime condizioni in cui versa l’edificio di proprietà comunale, verificate da un perito. “La raccolta fondi non ha finora ancora permesso di raggiunger­e i risultati auspicati e richiesti dal Municipio (che sostiene il progetto) per concedere alla Fondazione il diritto di superficie” a suo tempo accordato dal Consiglio comunale. “Pur potendo contare su un credito ipotecario bancario” pari a 2 milioni, la Fondazione necessiter­ebbe ancora almeno un milione di franchi. “Quindi l’avvio dei lavori, inizialmen­te fissato per fine agosto 2018”, deve obbligator­iamente venir rinviato di alcuni mesi. Il Consiglio di fondazione lancia perciò un appello a tutte le persone, associazio­ni, fondazioni, parrocchie, ditte e imprese che condividon­o gli obiettivi sociali e urgenti del progetto a sostenerlo concretame­nte con delle donazioni. Info casamarta.ch, info@casamarta.ch e 091 825 45 77.

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