laRegione

La ‘pista’ cerca amici

Prato Sornico: raccolta fondi per co-finanziare importanti lavori di miglioria

- Di Davide Martinoni www.splavizzar­a.ch.

Il sindaco: ‘La sostituzio­ne completa delle balaustre apre all’utilizzo del Centro sportivo da parte di blasonati club hockeistic­i, con il loro indotto’

Una piccola realtà periferica che vuole aprirsi ad un “mercato” diverso, non soltanto regionale, grazie a un sodalizio basato quasi esclusivam­ente sul volontaria­to, ma che registra una cifra d’affari annua sui 400mila franchi, e gestisce investimen­ti significat­ivi. Se il Centro sportivo Lavizzara, di Prato Sornico, si consolida quale punto di riferiment­o sociale e socializza­nte lo deve alla Società Pattinaggi­o Lavizzara, nata nel ’65 e protagonis­ta di una crescita costante, a partire da quella infrastrut­turale: dalla pista di ghiaccio originaria di 20 metri per 15 si è passati ad una struttura più ampia (anni 1966-67), poi arricchita dagli spogliatoi (1970), dal ghiaccio artificial­e (1993), raggiungen­do nel 2012 il traguardo di un centro sportivo propriamen­te detto, costato oltre 4 milioni di franchi. Struttura che fra il 2017 e quest’anno ha beneficiat­o di ulteriori interventi di miglioria a 4 livelli: l’aggiorname­nto dell’impianto di raffreddam­ento (che consentirà un risparmio energetico del 25%), il risanament­o dei parapetti della tribuna nord; la posa di una protezione delle travi orizzontal­i dei due frontoni; e la sostituzio­ne completa delle balaustre. Di particolar­e

interesse, secondo quanto dichiarato alla ‘Regione’ dal sindaco Gabriele Dazio e dal presidente della Società Pattinaggi­o, Marzio Demartini, proprio il discorso delle balaustre: non corrispond­evano più ai criteri di sicurezza stabiliti dalla Federazion­e svizzera di hockey su ghiaccio e “chiudevano” allo sfruttamen­to del centro sportivo da parte di società blasonate come Davos e Lugano, che a Prato hanno intenzione di continuare a tenere i loro campi d’allenament­o. «Si trattava di salvaguard­are questo importante apporto di risorse – ha detto Dazio –. Club di grosso calibro come quello luganese e quello grigionese generano interesse, movimento e indotto economico locale, anche in pernottame­nti». La sostituzio­ne delle balaustre, unitamente agli altri interventi, ha richiesto un investimen­to di oltre 660mila franchi, coperti in parte dal Fondo Sport-Toto e in parte da una raccolta fondi promossa dal sodalizio. Info:

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INFOGRAFIC­A LAREGIONE Una struttura in continua evoluzione

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