Locarno, polizia in bicicletta
Con l’introduzione del pattugliamento in bicicletta, le cosiddette “bike patrol”, si aggiunge un ulteriore tassello del concetto operativo di “Community policing”, caposaldo dell’attività quotidiana della polizia cittadina di Locarno. Due agenti hanno seguito a Wangen an der Aare una formazione specifica dell’Istituto svizzero di polizia per apprendere differenti tecniche di guida e d’intervento con la bici, vantaggi e limiti, principi tattici, impiego efficace per la difesa personale e la protezione di terze persone, tecniche d’intervento nel controllo e fermo. Nel corso del 2019 altri due agenti saranno iscritti al medesimo corso. Cavalcheranno bici elettriche che possono raggiungere i 45 chilometri orari, utilizzabili su strade asfaltate o sterrate. Sarà così aumentata la mobilità degli agenti e la loro presenza sul terreno – in particolare nei luoghi sensibili –, con un basso impatto ambientale. Efficenza, presenza anche nei luoghi difficilmente raggiungibili in auto, e simpatia. Le bike patrol saranno interpellate per azioni di diverso tipo, dal pattugliamento in spazi verdi, parchi, zone pedonali, aree scolastiche, rive del lago e dei fiumi, alle attività di prevenzione dei reati in presenza di una forte concentrazione di persone (manifestazioni, centri commerciali, aree di parcheggio). Gli agenti interverranno nella ricerca di persone scomparse, per il fermo di autori di reati quali borseggi, taccheggi, consumo o spaccio di stupefacenti. Fra i loro compiti anche il controllo e l’applicazione della Legge sulla circolazione stradale e, nelle ore notturne, il controllo e la repressione dei rumori molesti o dei vandalismi. Se tra i vantaggi c’è anche la rapidità di spostamento in centro, non mancano alcuni svantaggi: la pioggia e il maltempo, così come l’impossibilità di trasportare persone e attrezzature ingombranti (in caso di fermo occorre far capo ad una pattuglia motorizzata).