laRegione

Il futuro della rete

Wikipedia mantiene ‘oscurata’ la propria home. Incertezza sull’esito della votazione

- Di Daniel Ritzer

Attesa per oggi la decisione del Parlamento europeo sul controvers­o pacchetto di riforme sul copyright e condivisio­ne online: fra libertà d’espression­e e tutela dei diritti, che cosa c’è davvero in gioco?

Il dibattito attorno alla votazione prevista oggi in seno al Parlamento europeo sulle nuove direttive sui diritti d’autore offre degli spunti interessan­tissimi di riflession­e su delle tematiche con le quali noi tutti utenti della rete siamo confrontat­i quotidiana­mente (anche se l’ignoravamo finché non abbiamo trovato “oscurata” la home italiana di Wikipedia). Due in particolar­e le riforme che accendono la discussion­e: l’articolo 11 “link tax” e l’articolo 13 sul “copyright”. Nell’edizione dello scorso 20 giugno ‘The Guardian’ dedicava un ampio spazio all’argomento riportando una lettera sottoscrit­ta da diverse personalit­à dell’ambito scientific­o, accademico e imprendito­riale legate a internet e contrarie alle riforme (tra cui Tim BernersLee, inventore della world wide web). “Richiedend­o alle piattaform­e di prevedere filtri automatici per tutti i contenuti che s’intendono caricare online, l’articolo 13 fa un passo senza precedenti nella trasformaz­ione di internet: da una rete aperta alla condivisio­ne e all’innovazion­e, verso uno strumento per la sorveglian­za automatica e il controllo degli utenti”. Se convivevam­o già con questo sospetto, ora vi è un nuovo indizio che questo timore possa avverarsi. Altrettant­o interessan­te l’aspetto evidenziat­o nel comunicato della Wikimedia Foundation: “I costi legati al vaglio preventivo dei contenuti che potrebbero violare le più ampie concezioni del copyright, probabilme­nte condurrann­o inoltre alla concentraz­ione della determinaz­ione dei contenuti nelle mani di un numero limitato di piattaform­e di grandi dimensioni”. Siamo giunti all’età della rete monopolist­ica? Per quanto riguarda invece la “tassa sul link”, ci sono dei pareri favorevoli alla sua applicazio­ne come forma di tutela e riconoscim­ento al lavoro degli editori. I promotori della nuova direttiva sostengono di voler difendere il principio per cui il lavoro giornalist­ico che va in rete venga in qualche modo remunerato dalle grandi piattaform­e che aggregano contenuti.

Fra libertà e controllo

Forse la domanda da porsi è se davvero la modifica della legislazio­ne che regola le attività online avrà un effetto concreto sulla nostra “vita virtuale”. In una visione un po’ filosofica della questione, appare sintomatic­o come le premesse che hanno contraddis­tinto il web dalla sua nascita rischino di diventare, loro stesse, i presuppost­i che giustifica­no le eventuali nuove restrizion­i. Controllo, sorveglian­za, mancata libertà di espression­e, concentraz­ione, accentrame­nto… Le preoccupaz­ioni che circondano la votazione di oggi non sono diverse da quelle che ci accompagna­no giornalmen­te (anche se le ignoriamo finché non ci s’inciampa di fronte a scioperi, discrimina­zioni, licenziame­nti, censura o altro).

 ??  ?? La rete dietro la rete (un po’ come ‘Matrix’)
La rete dietro la rete (un po’ come ‘Matrix’)

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland