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Ricomincia­mo da due

Gianluca Barilari traccia un bilancio del cammino della Nazionale nelle prequalifi­che europee. E guarda già al futuro.

- Di Dario ‘Mec’ Bernasconi

L’avventura della Nazionale svizzera di basket è terminata con la sconfitta contro la Slovacchia per 88-83 del 1° luglio. Un bilancio di 2 vittorie e 2 sconfitte che relegano la nostra nazionale al secondo posto del girone a un punto dalla Macedonia, prima e qualificat­a direttamen­te. Per la Svizzera non è stato possibile nemmeno essere qualificat­a come migliore seconda dei 3 gironi in lotta, per l’inezia di 15 punti, come ci conferma coach Gianluca Barilari... «Noi abbiamo finito a -11 (319 punti fatti e 330 subiti), mentre l’Albania è finita a +4. Un’inezia nel computo delle 4 sfide, ma è finita così. Ci è mancato qualcosa per poter accedere subito alle prequalifi­che». Discorso chiuso? «No, avremo ancora un girone nell’agosto del 2019 per provare a raggiunger­e le pre-qualificaz­ioni». Evidenteme­nte hanno pesato le assenze, lasciando pur perdere gli impossibil­i Capela e Sefolosha, ormai nel pianeta Nba e non più disponibil­i... «I malanni di Marko Mladjan, l’infortunio di Dubas e la rinuncia a Jurkovitz, sacrificat­o per il 3x3, sono stati un peso, per altro ben sopperito dall’arrivo in nazionale di Baldassarr­e e degli altri che hanno fatto bene». Baldassarr­e, 30 punti e 13 rimbalzi nell’ultima gara, è stato un “ripescaggi­o” in extremis? «Diciamo di sì, se pensiamo alle scelte fatte a inizio torneo, privilegia­ndo i giovani. Chiarament­e era necessario compensare le assenze e lui si è messo a disposizio­ne senza problemi, dando ottimi contributi». Portannese e Baldassarr­e sono pedine che farebbero molto bene al nostro campionato... «Mi auguro che possano esserlo presto per-

ché sono due svizzeri di grande levatura e sarebbe un bene per il nostro basket che qualche squadra li ingaggiass­e. Vedremo». Torniamo alla Nazionale: puoi fare un bilancio globale di queste quattro sfide? «Direi che, considerat­e un po’ le assenze avute in stagione a causa di vari infortuni, abbiamo fatto un buon girone. Con una nazionale sempre al completo, sono convinto che ci saremmo qualificat­i, anche se non è mai facile ripartire con un gruppo molto rinnovato, come abbiamo scelto di fare. Si è vista una squadra in crescita e capace di tenere il campo:

la vittoria di fine giugno contro la Macedonia è la prova di quanto sto dicendo». Rammarichi? «Aver perso di 15 in Macedonia alla prima uscita: in quella gara avremmo potuto fare meglio, ma restano comunque dei dettagli nel contesto di una manifestaz­ione che si è sviluppata nell’arco di 8 mesi». Prossimi obiettivi? «Continuare a lavorare con il gruppo, in primis, con degli stage durante l’anno per arrivare pronti alle sfide di agosto 2019. Poi lavorare con i giovani migliori per garantirci un naturale ricambio generazion­ale, tenendo comunque in consideraz­ione

quanto produrrà il campionato». Ottimista? «Sempre: credo che il lavoro iniziato vada portato avanti con serenità e serietà e con la collaboraz­ione di tutte le parti. Vogliamo risalire nel ranking europeo e faremo di tutto per riuscirci. Il clima interno alla squadra è positivo, il gruppo lavora bene e mi auguro di avere tutta la disponibil­ità possibile da parte dei giocatori che saranno convocati». Facendo gli auguri a Barilari e al suo team, una consideraz­ione personale: se in una sfida che poteva risultare decisiva ai fini della qualificaz­ione, si permette a un giocatore di spessore come Jurkovitz di andare a giocarsi la qualifica nel 3x3, manifestaz­ione che personalme­nte ritengo da funamboli e che, opinione condivisa “a microfoni spenti” da tutti gli allenatori, poco o nulla porta in fatto di aderenti al basket vero, c’è da chiedersi quali siano le scelte da privilegia­re. Che poi il 3x3 vada agli Europei è un aspetto per alcuni sicurament­e di immagine, ma vorremmo tanto che anche il basket, quello vero, lo fosse in maniera altrettant­o valida. Buona estate a tutti.

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KEYSTONE Gianluca Barilari ha un’idea chiara della strada che il basket elvetico deve percorrere

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