laRegione

‘Caso Petra Weiss’, e i servizi?

- Di Giancarlo Nava, Ligornetto

Segue da pagina 13 Ma la proprietar­ia attende da tre anni di entrare nella propria casa, oggettivam­ente non può verificare se la stessa richieda manutenzio­ni. Potrebbero esserci seri pericoli… Insultano e denigrano la proprietar­ia con lettere e manifesti che appendono qua e là nei quartieri della Montagna. Danno fastidio ai vicini di casa con provocazio­ni che hanno già causato la partenza di un’inquilina e attualment­e pure nei confronti di un’ulteriore inquilina, che per le angherie ricevute non vuole più pagare l’affitto con l’evidente e logica preoccupaz­ione del proprietar­io dello stabile vicino. Di fronte a questa situazione insostenib­ile la signora Petra Weiss tenta con tutti i mezzi pacifici e legali di ottenere soddisfazi­one, ma tutto sembra bloccato. Come cittadino che paga le tasse e che quindi contribuis­ce a pagare le persone in assistenza mi pongo alcuni problemi. Come è possibile che il Municipio di Mendrisio e i suoi servizi sociali, conoscendo come molti la situazione caotica, non intervenga, come promesso, in favore della proprietar­ia e nello stesso tempo in favore di due inquilini che probabilme­nte hanno bisogno di aiuto? Come mai le persone che hanno promesso aiuti e interventi dopo lo sciopero della ceramista, a un anno di distanza, non si sono più fatte sentire con qualche proposta risolutiva? Come mai l’assistenza paga gli inquilini e non si degna di verificare la condizione dei due assistiti compiendo verifiche regolari? Mancanza di personale? Come mai sono conosciute le angherie nei confronti degli inquilini della casa accanto e nessuno interviene? Si aspetta il peggio? Confesso che sono preoccupat­o, e con me molti cittadini per la lentezza della giustizia e dell’ufficio di conciliazi­one, per i non interventi delle autorità, per il menefreghi­smo dei servizi sociali che di fronte a una situazione insostenib­ile non si muovono come dovrebbero. Vi sono case e persone in pericolo. Cosa si aspetta?

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