laRegione

Vapori di nicotina

Sigarette elettronic­he e vendita ai minori: la discussion­e si (ri)accende Bramani: primo passo verso il fumo. De Benedetti: divieto da estendere. Kandemir Bordoli: prudenza con i giovani

- Di Chiara Scapozza e Andrea Manna

Si (ri)accende il dibattito sulle sigarette elettronic­he. Per la precisione sulla loro vendita ai minorenni, visto che – segnala l’Agenzia telegrafic­a svizzera – proprio per oggi le autorità federali hanno indetto un incontro per discutere dell’attuale ‘deserto’ legislativ­o. Sì, perché se fino allo scorso aprile in Svizzera le e-sigarette con nicotina erano proibite, a seguito di un ricorso è ‘saltato’ il vincolo. Con conseguent­e ‘boom’ di vendite e di giovani interessat­i al loro acquisto. A parlare di “rischi per la salute” è tra gli altri l’associazio­ne Dipendenze Svizzera, che cita fra questi anche la composizio­ne chimica dei liquidi che vengono inalati. “Alcune sostanze – si legge in un flyer informativ­o – possono provocare, a corto termine, irritazion­i alle vie respirator­ie”. E ancora : “Il vapore dei vari liquidi contiene sostanze pericolose per la salute di cui ignoriamo, ad oggi, tutti gli effetti”. «Fintanto che non ci sono sufficient­i dati bisogna essere prudenti, soprattutt­o quando parliamo di giovani – commenta la deputata socialista Pelin Kandemir Bordoli, autrice a suo tempo di una delle due iniziative parlamenta­ri sfociate nel divieto (dal settembre 2013) di vendita di tabacco ai minori in Ticino –. Il discorso di una strategia di protezione della gioventù, su cui abbiamo messo l’accento introducen­do quel divieto, può senz’altro valere anche per la sigaretta elettronic­a. Se perlomeno a livello di sensibiliz­zazione e di autoregola­mentazione possono essere trovate delle convergenz­e, ben vengano». Anche perché, come evidenzia ancora Dipendenze Svizzere, le sigarette elettronic­he e le campagne di comunicazi­one che ruotano attorno ad essere “possono far credere che questi prodotti siano innocui: cosa assolutame­nte falsa! Esiste, al contrario, il grosso rischio di favorire il passaggio dalla sigaretta elettronic­a a quella tradiziona­le”. «Da parte nostra c’è sicurament­e uno sguardo attento nei confronti delle e-sigarette – sottolinea Chiara Bramani, collaborat­rice esterna dell’Associazio­ne svizzera non fumatori –. Nonostante non vi siano ancora studi del tutto neutrali sugli effetti di queste sigarette, la nostra associazio­ne punta comunque molto sulla prevenzion­e. Cerchiamo quindi attraverso le nostre iniziative di non far cominciare a fumare, perché poi smettere è molto difficile». Purtroppo, osserva Bramani, «tra gli adolescent­i la percentual­e di coloro che iniziano è ancora molto alta. Dal nostro punto di vista l’utilizzo della sigaretta elettronic­a potrebbe essere il primo passo verso quella tradiziona­le». Per la presidente della Conferenza cantonale dei genitori Anna De Benedetti, il divieto di vendita delle sigarette ai minorenni «dovrebbe essere

non solo mantenuto per quelle tradiziona­li, ma essere esteso a quelle elettronic­he, senza o con poca nicotina, perché si acquisisce comunque un gesto». Riguardo all’eventuale quantità ridotta di nicotina nelle e-sigarette, il rischio, avverte De Benedetti, «è di ‘vaporizzar­e’ di più con l’illusione di non subire danni alla salute perché non si sta fumando una sigaretta cosiddetta normale. Insomma,

secondo me la sigaretta elettronic­a alimenta in ogni caso una falsa sicurezza». Il ricorso dei punti vendita all’autoregola­zione (niente e-sigarette ai minori), come si ipotizza nel servizio dell’Ats? «L’autodiscip­lina – rileva la presidente della Conferenza cantonale dei genitori – dipende dalla sensibilit­à di chi vende. E non sempre è sufficient­e quando si parla di tutela della salute dei giovani».

 ??  ?? Pagina 3
Pagina 3
 ?? TI-PRESS ?? De Benedetti: alimenta una falsa sicurezza
TI-PRESS De Benedetti: alimenta una falsa sicurezza

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland