Una tassa halal per l’islam di Francia
Parigi – Sì a un islam di Francia, purché si paghi da solo. Emmanuel Macron ha pronta la bozza del progetto che verrà inaugurato in autunno insediando un “centro di comando” della nuova organizzazione la Amif (Associazione musulmana per l’islam di Francia). ‘Le Monde’ ha diffuso ieri alcuni stralci del progetto dell’Eliseo, elaborato da Hakim El Karoui, un consigliere molto ascoltato dal presidente. La Amif dovrebbe essere composta e guidata da francesi di religione musulmana ma neutrali rispetto agli Stati di origine delle “famiglie musulmane”, essenzialmente Algeria, Marocco e Turchia. Paesi influenti e concorrenziali tra loro, che esportano verso la Francia anche i loro conflitti oltre che i loro interessi sul business musulmano (carne halal, organizzazione del pellegrinaggio annuale alla Mecca, raccolta di donazioni ecc.). Un insieme di attività e interessi oggi estremamente opaco, in mano a gruppi legati alle varie ramificazioni dell’islam. L’Amif dovrebbe perciò occuparsi innanzitutto di raccogliere e distribuire la non indifferente somma di denaro prodotta da una tassa sui cibi halal, da un’altra sull’organizzazione del pellegrinaggio alla Mecca, e dalle donazioni. In cinque anni, secondo le stime del piano, si arriverebbe facilmente, a un centinaio di milioni di euro. Gran parte dei quali dalla tassa sulla macellazione, quantificabile in 30 centesimi per ogni chilo di carne “certificata” in base alle regole musulmane. Il resto dalle agenzie che organizzano il pellegrinaggio, anch’esse certificate; e dalle donazioni, oggi in gran parte opache e in contanti, che beneficerebbero di una importante defiscalizzazione. L’Associazione potrebbe così stipendiare gli imam e dare prospettive di insegnamento con una carriera che attirerebbe giovani promettenti, evitando il predominio attuale delle correnti fondamentaliste. L’Amif provvederebbe anche a pagare istituzioni incaricate della formazione dei ministri di culto. Una partnership con lo Stato in cambio della firma di una “carta politica chiara e repubblicana”, con l’accettazione della libertà di culto e del rispetto della laicità.