Avvisi e blocchi anti-roaming
Tutti i principali operatori di telefonia in Svizzera hanno introdotto sistemi d’avviso e blocchi per proteggere i propri utenti da brutte sorprese al rientro dalle vacanze. “L’epoca delle fatture del cellulare a quattro cifre in seguito a un soggiorno all’estero è finita”, scrive Comparis in una nota diffusa ieri. Il servizio di confronto in internet ha osservato le pratiche di Quickline, Salt, Sunrise, Swisscom, Upc e Wingo. Ne è scaturito che “tutti i principali operatori in Svizzera hanno ormai introdotto un sistema di avvertimento, in certi casi più sofisticato e in altri meno”, per il traffico di dati in roaming. Swisscom, per esempio, invia automaticamente notifiche via Sms quando si raggiunge il livello di 50 franchi e “i clienti hanno la possibilità di modificare questi avvisi in qualsiasi momento a propria discrezione”. Nel caso di volume di dati incluso i clienti ricevono un messaggio non appena il credito è consumato oppure quando si hanno ancora 100 MB a disposizione. Anche gli altri operatori hanno introdotto un proprio sistema di allerta, le cui modalità variano a seconda dei casi. Stando a Comparis, i blocchi automatici per evitare i superamenti involontari dei crediti funzionano bene. Upc, ad esempio, ha fissato il blocco per i dati roaming a partire da 100 franchi spesi. E tutti gli operatori offrono ai clienti la possibilità di modificare il limite del blocco automatico in modo individuale. Anche per le comunicazioni vocali all’estero sono state introdotte nuove misure di sicurezza. Resta tuttavia una “trappola del roaming”: il prolungamento automatico dei pacchetti acquistati. Sunrise, per esempio, scaduto il termine di un mese prolunga l’opzione ‘Travel Talk’ per un altro mese. Sono i clienti a dover disattivare il prolungamento automatico, avverte Comparis.