I dipendenti: ‘Serve una ristrutturazione economica e morale’
Non c’è solo lo stipendio ad essere dichiarato... disperso. Alcuni istituti peculiari campionesi sono venuti a cadere, come l’integrazione pensionistica e l’assegno differenza-cambio: «Era importante mantenere in vita questi istituti, anche sospendendone gli effetti, perché giustificavano la particolarità della nostra exclave, riconosciuta peraltro dallo Stato attraverso la recente concessione di un contributo strutturale. Se ciò viene vanificato da tutta una serie di meccanismi, si finisce per snaturare anche la legge – non mancano di evidenziare i sindacalisti Marco Boffa e Roberto Ramanzina –. Per quanto ci riguarda è stata una decurtazione strutturale che ormai abbiamo digerito in un’ottica di abbassamento dei costi; speriamo piuttosto, come sembra nelle intenzioni, che presto i sacrifici generali di tutti i lavoratori possano riattivare fattivamente un sostegno per le fasce più deboli della comunità campionese». Sempre più brutte acque, quindi, quelle che sta solcando l’intero paese di Campione: «Bisogna cercare di avere fiducia e credere che sarà possibile trovare soluzioni a questa situazione veramente difficile e, spiace rimarcarlo, agli evidenti squilibri sociali generatisi ormai da diversi mesi. Non serve accusare nessuno, serve forse uno scatto culturale non sempre facile da attuare. A noi ha solo ferito, dopo tanti mesi di mancate retribuzioni, l’assenza esterna di solidarietà, anzi la percezione di un malcelato menefreghismo che è forse il segno più evidente che la comunità ha bisogno, oltre che di una ristrutturazione economica, anche e soprattutto di una rifondazione morale e culturale». Accanto i rapporti con la Svizzera, sempre più tesi tanto che il Consiglio di Stato si è detto preoccupato per i troppi debiti accumulati dall’enclave e non ancora pagati. Da saldare c’è il servizio di raccolta rifiuti per un totale di 300mila franchi, altri 20mila franchi dovuti ai pompieri di Melide, il debito con la Navigazione Lago di Lugano per 350mila franchi. Aggiungendo altri 300mila franchi che Campione deve alle scuole ticinesi il conto supera il milione di euro, soldi che attualmente il Comune si dice non in grado di pagare per le sue casse che sarebbero vuote. C.F.