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Tutta la grinta di Belinda

Bencic annulla quattro match point, si salva e poi domina. Sulla strada per gli ottavi c’è la spagnola Suarez Navarro.

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Incredibil­e Belinda Bencic. Per quattro volte a un niente dall’eliminazio­ne e per quattro volte capace di restare attaccata a una partita che non voleva proprio perdere; a dimostrazi­one di aver tanta forza mentale, quanto talento. Quattro, come i match point salvati nel tie-break del secondo set poi fatto suo. «Quanti erano?», ha poi chiesto a un giornalist­a in conferenza stampa. «Non so come abbia fatto a girare la partita. All’inizio lei giocava incredibil­mente bene. Io non avevo l’impression­e di fare qualcosa di sbagliato. Questo era frustrante, ma ho sempre cercato di rimanere concentrat­a». Nel terzo set non c’è più stata storia. Da un lato Alison Riske è parsa non riprenders­i dalla perdita del secondo (e di un match che sembrava ormai suo), dall’altro la 21enne svizzera ha preso in mano il gioco, mostrandos­i soprattutt­o molto solida. Eloquente, a tal proposito, l’ultimo punto: una battaglia da fondo campo, che opponeva una sangallese in versione metronomo e una statuniten­se che ha finito per tirar lungo un diritto senza essere particolar­mente sotto pressione. A Londra, dove fu vincitrice del torneo giovanile, Bencic si giocherà l’accesso agli ottavi contro Carla Suarez Navarro (Wta 26). Il secondo turno è stato fatale a Garbine Muguruza, detentrice del titolo, sconfitta in tre set dalla belga Alison Van Uytvanck.

Nessun miracolo per Stan

Ha avuto un bell’urlare in campo tutta la sua frustrazio­ne con termini coloriti. Stan Wawrinka non è riuscito a raddrizzar­e la partita in cui la sera prima era finito con le spalle al muro. Graziato dalla pioggia, che aveva mandato tutti negli spogliatoi, ieri non ha saputo fare suo il terzo set, che gli avrebbe permesso

di mantenere viva la speranza. Dopo la bella entrata in materia (vittoria su Grigor Dimitrov), il vodese si ferma dunque al secondo turno, battuto dall’italiano Thomas Fabbiano (Atp 133). «È un anno che mi batto per tornare ai miei livelli – ha affermato in conferenza stampa –. So di potere giocare ancora meglio, ma mi mancano ancora alcuni dettagli». Il vodese valuta comunque «molto positivi» il suoi livelli di gioco e fisico. «Ora devo riuscire a mettere in fila le vittorie ed è quello che sto cercando di fare. Non ci sono miracoli: devo continuare a lavorare e progredire. La fisionomia della partita sarebbe stata diversa, se fossi riuscito a convertire le occasioni nel terzo set». Una è stata salvata da Fabbiano, l’altra sprecata con un errore di rovescio; colpo di solito tanto prezioso, che invece gli è mancato contro l’italiano. Se a Rafael Nadal e Novak Djokovic son bastati tre set per qualificar­si, la sorpresa è l’eliminazio­ne di Marin Cilic, finalista l’anno scorso, sconfitto da Roger Federer. Numero 5 delle classifich­e Atp 5 e testa di serie numero 3 a Wimbledon, è stato sconfitto da Guido Pella (Atp 82).

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KEYSTONE Una partita in crescendo

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