Riconquistare la fiducia
Dopo le tristi vicende legate al fallimento, le rinnovate bianche casacche ripartono dalla Quinta lega
Come una talpa sotto terra, il Football Club Locarno è rimasto per alcuni mesi a lavorare nel buio, prima di riemergere alla luce ieri con una conferenza stampa che lancia la nuova stagione. Il nuovo corso. Già, perché nonostante il fallimento dello scorso gennaio il Locarno esiste ancora, anche se dovrà ripartire dalla Quinta lega. Lo farà con un nuovo comitato, con una squadra composta da ventidue giocatori locali (alcuni dei quali rimasti dall’ultimo campionato) e con lo staff tecnico dell’ultima tribolata stagione, diretto da Remy Frigomosca, che gestirà anche il settore giovanile. E questo dovrà essere per Sergio Debernardi (che, salvo colpi di scena, alla prossima assemblea verrà eletto presidente) il punto di forza del club: «Il primo compito svolto è stato la riorganizzazione del settore giovanile, che attualmente conta un centinaio di ragazzi. Grazie alla conferma del raggruppamento con il Solduno e alla collaborazione con gli altri club della regione e con il Lugano, possiamo iscrivere tutte le squadre di tutte le categorie, tranne gli allievi A. L’ideale sarebbe comunque poter collaborare assiduamente anche con Ascona e Losone». Sul piano finanziario Debernardi ha sottolineato come «in questo momento il nostro club debba basarsi sul volontariato, in quanto non possiamo permetterci di stipendiare nessuno». Poi, ha aggiunto che «il ricorso che pendeva sui conti della stagione 2015-16 è stato ritirato, per cui essi sono stati approvati, mentre alla prossima assemblea ordinaria, che dovrebbe svolgersi entro fine anno, ci auguriamo di sistemare quelli successivi. Il Comune avrà da ora un occhio vigile sulle nostre finanze, ce ne rallegriamo». Il futuro presidente si è anche premurato di ringraziare «la Città per averci messo a disposizione un’infrastruttura eccellente per la nostra categoria, e per il sostegno e la fiducia accordatici». Per ora la prima squadra resta a margine del progetto, ma Mauro Cavalli ha spiegato che «anche se partiamo dal gradino più basso, la gente si aspetta da noi vittorie. Abbiamo allestito una rosa di qualità e mancare la promo-
zione sarebbe per noi un fallimento. Siamo anche coscienti che le altre squadre ci riserveranno un’attenzione particolare». A medio-lungo termine si vorrebbe raggiungere la Seconda lega senza necessitare di aiuti provenienti da altre realtà. Per Stelio Mondini sarà primario «lavorare
per riscuotere la simpatia della gente, riavvicinare chi si è disinnamorato del Locarno e conquistarne la fiducia e il sostegno morale e finanziario». Infine è intervenuto il sindaco Alain Scherrer, dichiaratosi «presente prima che come sindaco, come tifoso. Sono grato al comitato per essersi messo alla guida del nuovo corso del sodalizio». I buoni propositi e la fiducia nell’avvenire non sembrano mancare. Resta da capire se, dopo anni di delusioni, le bianche casacche riusciranno a trasformarli in realtà.