Un rientro dal sapore di verifica
Vissia Trovato combatte a Milano. Sul ring anche Marzio Franscella.
Ieri il rituale del peso («nella cornice suggestiva dei Navigli», 56,2 kg il responso della bilancia, come la sua avversaria), oggi il combattimento che segna il suo rientro. Per la ‘leonessa’ del Boxe Club Ascona Vissia Trovato è un giorno particolarmente importante e denso di significati. È infatti al Teatro Principe di Milano, luogo culto per il pugilato, che idealmente si chiude il lungo periodo aperto dall’infortunio dello scorso febbraio, in Germania, la frattura alla mano poi operata. «Cinque settimane con i ferri nella mano – ricorda la milanese, ticinese d’adozione –, gli allenamenti senza utilizzare l’arto, poi la ripresa dell’attività ‘normale’ a metà maggio. Ho quindi avuto più di un mese per preparare questo incontro. Sono molto serena. Nelle ultime sedute di sparring la mano non mi ha dato alcun fastidio. Anche a livello fisi- co sono tornata come prima. Anzi, forse meglio di prima». Incombe il rientro, inevitabile un po’ di tensione. «Ribadisco che sono molto tranquilla. Ho una gran voglia di tornare sul ring, di riprendere il cammino. Sarà il ring a fornirmi le indicazioni definitive sul mio stato di forma. I guanti sono sempre i guanti, ma sono molto fiduciosa. Tale ottimismo lo devo alla maturità sportiva, più che a quella anagrafica. Se l’infortunio lo avessi avuto qualche anno fa, forse non sarei così sicura. È però sopraggiunto all’undicesimo incontro da professionista, dopo 33 match da dilettante. Ho un bagaglio sportivo tale che mi ha permesso di non allarmarmi più di tanto». L’avversaria è la romena Gabriella Mezei, «un’atleta che ha fatto anche molta thai e molto kickboxing. Solitamente questo non è d’aiuto alla tecnica relativa al pugilato. Ha una boxe scorbutica, tende a legare. Tecnicamente non è pulita, ed è un limite al quale devo prestare attenzione. Si scompone, viene avanti con la testa, ma è una combattente. Ha sostenuto match molto duri, è una che scambia, che ci prova». Vissia, che sognava il salto di qualità con il passaggio negli Stati Uniti, non ha rinunciato all’obiettivo di un incontro ‘mondiale’. Sfrutta quindi il combattimento di Milano per saggiare la condizione e proiettarsi più avanti, verso una scadenza a fine anno, ancora da definire. «Questo è il mio rientro, ma anche una verifica importante per capire a che punto sono. Stiamo lavorando a un Mondiale Ibf contro un’argentina di ottimo livello, in una sede ancora da definire». Scorbutico in quanto anch’egli proveniente dal mondo delle arti marziali K1, si preannuncia anche lo slovacco Istvan Nagy, avversario dell’altro portacolori del Bc Ascona impegnato a Milano, il 29enne Marzio Franscella (73,6 kg sulla bilancia), tre combattimenti e tre vittorie, e tanta voglia di ribadire la propria imbattibilità. MEL