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Progetto orario Ffs per il 2019, le critiche dell’Astuti: ‘Ben 57 minuti tra Lugano e Chiasso…’

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È una presa di posizione piuttosto critica quella di Astuti – l’associazio­ne di tutela degli utenti dei mezzi pubblici, membro per il Ticino di Pro Bahn – sul ‘Progetto orario’ delle Ffs per il 2019, ossia gli orari che dovrebbero entrare in vigore dal prossimo dicembre nell’orario invernale. L’associazio­ne anzitutto stigmatizz­a “con forza le lunghe soste e perdite di tempo ingiustifi­cate” per i cambi di treno a Lugano e Mendrisio, soprattutt­o quelle a tarda sera e in inverno, che procurano “forti disagi” alla clientela, in particolar­e agli utenti con difficoltà di deambulazi­one. E a proposito di tempi, Astuti osserva che di sera un collegamen­to tra Lugano e Chiasso “potrà prevedere una durata – calcolata tra orario di arrivo a Lugano e di arrivo a Chiasso – di ben 57 minuti per soli 25 chilometri”. Per l’associazio­ne è quindi “inutile che le Ffs decantino tanto i benefici del tunnel di base del San Gottardo se poi una regione come il Mendrisiot­to si vede penalizzat­a da orari e situazioni al di fuori di ogni logica”. Ma le critiche non finiscono qui. “Ottimizzar­e le prestazion­i significa favorire la clientela, non solo i dati economici”: anche nel ‘Progetto 2030/2035’ presentato a Berna lo scorso novembre, per le Ffs “il Ticino – fino almeno al 2035 – purtroppo terminerà a Lugano. Astuti evidenzia inoltre “l’assenza della politica ticinese in fatto di trasporti nel momento in cui avviene la programmaz­ione, ovvero alla presentazi­one del Progetto Orario, o ancor prima quando si parla ad esempio di pianificaz­ione nel medio/lungo termine (‘Progetto 2030/2035’)”.

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