Impiccato in Giappone il guru della setta del gas sarin
Tokyo – Sette esecuzioni capitali nell’arco di un giorno hanno ricordato ieri al Giappone il 20 marzo 1995, i tredici morti e le migliaia di intossicati dal gas sarin nella metropolitana di Tokyo. Shoko Asahara, 63 anni, fondatore della setta Aum Shinrikyo e mandante dell’attacco chimico, è stato il primo ad essere impiccato, come prevede la pena capitale giapponese. Poche ore dopo, nei penitenziari di Fukuoka, Hiroshima e Osaka, la stessa condanna è stata eseguita su altri sei adepti dello stesso culto apocalittico. Asahara fondò la setta Aum Shinrikyo (traducibile come “Verità suprema”) nel 1984, reclutando dapprima tra i frequentatori di una scuola di yoga. L’emergere della sua figura di guru forniva un’alternativa, spiegano gli “esperti”, al senso di alienazione provato allora da molti giovani giapponesi, ostili alla cultura del consumismo e al senso di affermazione durante il boom economico del Paese. Il messaggio mescolava dottrine buddiste e dell’induismo con elementi del cristianesimo e delle credenze apocalittiche, e proclamava la fine imminente del mondo. Secondo le indagini, gli adepti spesso si spogliavano di ogni bene a favore della setta, e non si astenevano dall’uso di droghe allucinogene, venerando la figura del fondatore, che con frequenza appariva a convegni universitari. All’apice del successo fino a 1’400 sostenitori vivevano permanentemente nel complesso dell’organizzazione, che nel 1989 divenne un movimento religioso ufficialmente riconosciuto, con più di diecimila aderenti in Giappone e all’estero. Nel ’90 Asahara provò a candidarsi alle elezioni parlamentari assieme ad alcuni suoi gregari, ma senza successo. Da allora la setta incrementò le azioni di rappresaglia antigovernative, reclutando personale qualificato tra cui ingegneri, ricercatori universitari e studenti di medicina. Il primo utilizzo di gas nervino avvenne nel ’94 in un’area residenziale di Matsumoto, nella prefettura di Nagano, provocando la morte di otto persone e l’intossicazione di altre centinaia. Ma fu l’attacco alla metro di Tokyo – il primo attentato terroristico con armi non convenzionali – a provocare un trauma gravissimo nella società giapponese. Asahara venne arrestato due mesi dopo nel corso di un blitz della polizia, e al termine di 257 udienze in un periodo di quasi otto anni, nel 2006 la Corte Suprema ha confermato la pena capitale. Il governo teme ora possibili azioni di rivalsa da parte di gruppi di simpatizzanti della setta, che si sono raccolti in tre diverse filiazioni di Aum.