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Tra migranti e pedinament­i

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Per molti meritano l’Abbondino d’oro, – la massima benemerenz­a civica di Como –, mentre da altri sono pedinati e fotografat­i. Due atteggiame­nti contrappos­ti per il ‘Gruppo colazioni’ dell’associazio­ne WelComo-Osservator­io migranti, al centro nel dicembre scorso della polemica che fece indignare tutta Italia quando alcuni vigili urbani li allontanar­ono mentre offrivano tè caldo e biscotti ai clochard che dormivano sotto i portici dell’ex chiesa San Francesco. Un’attenzione inquietant­e quella degli sconosciut­i sulla quale sta indagando la Questura lariana. I pedinament­i sono dovuti al fatto che da qualche settimana i portici dell’ex chiesa sono tornati a essere il rifugio di una quarantina di senzatetto. Una situazione mai vista prima. Si tratta di migranti (con una buona percentual­e di pachistani) e clochard ‘storici’ sia stranieri sia italiani. Non mancano stranieri sia pure avendo un lavoro, non riescono a trovare una casa in affitto. Fra di loro anche ragazzi con la protezione umanitaria in tasca o il permesso politico. A fornire, tutte le sere, le coperte ai senzatetto è l'associazio­ne Como Accoglie, mentre al mattino la colazione è garantita dal citato ‘Gruppo colazioni’ e dall’associazio­ne don Guanella. Si stima che i senzatetto a Como siano 250, mentre i posti letto a disposizio­ne sono 120. Il Comune, di istituire un nuovo dormitorio non ne vuole sapere. Lo ha nuovamente ribadito la vicesindac­o Alessandra Locatelli, leghista eletta anche alla Camera dei deputati. Complice pure il caldo di questi giorni, in zona sussistono ora rischi di natura igienicosa­nitaria.

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