Galletti alla Diavola
Francia e Belgio daranno vita martedì a una semifinale frizzante, tra squadre degne del titolo mondiale. Brasile a casa.
Di finale anticipata in finale anticipata. I crismi di un atto conclusivo degno di un Mondiale li aveva senza dubbio Belgio-Brasile, e lo svolgimento a tratti ce lo ha ribadito, ma li ha anche un frizzante Francia-Belgio, semifinale tutta da gustare tra due Nazionali in grado di offrire un calcio di qualità. Tanto che ci dobbiamo già rammaricare con largo anticipo per l’uscita di scena di una delle due. Avverrà martedì, e ce ne dovremo fare una ragione. Ma prima di capire chi tra ‘Diavoli Rossi’ e ‘Bleus’ sarà costretto a masticare amaro a San Pietroburgo in un duello molto interessante non solo per una questione cromatica, la Coppa del mondo russa è costretta a salutare una delle protagoniste più attese e amate, quel Brasile pentacampione che nonostante Neymar, è costretto a lasciare il torneo ben prima di quanto fissato nelle previsioni. L’obiettivo era il titolo, per la Seleçao, ma l’appuntamento con l’ennesimo tentativo è rinviato alla prossima edizione. In Russia, il privilegio di proseguire il cammino se lo sono guadagnato la Francia, a scapito di un Uruguay che ha pagato a caro prezzo l’infortunio che ha tenuto ai margini Cavani, e il Belgio, compagine irresistibile quando esprime il calcio di cui è capace, ma non imbattibile, se nel corso della partita viene meno la lucidità e viene esercitata una certa pressione da parte degli avversari.
Primo tempo da favola
Semplicemente sontuoso, il primo tempo dei Diavoli Rossi, avanti di due reti (deviazione con la schiena di Fernandinho, rete strepitosa di De Bruyne) e talmente forti da ridurre a sparring impotente un Brasile spinto solo dalla voglia di Neymar di spaccare il mondo. Di tutt’altro tenore, per contro, la ripresa. Meno lucidi, e ‘soffocati’ dalla orgogliosa spinta dei verdeoro ridisegnati da Tite con Firmino, Douglas Costa, e Renato Augusto, i belgi hanno incassato il 2-1 (dell’ultimo entrato in campo) e sofferto non poco per difendere il vantaggio. Firmino e ancora Renato Augusto hanno avuto sul piede il pallone del pareggio, ma
lo hanno spedito a lato della porta di Courtois. Il portierone del Chelsea si è poi preso una bella fetta dei meriti con il paratone su Neymar quando del film di una partita bellissima scorrevano i titoli di coda. L’estremo difensore belga passerà alla storia come colui che per la quinta volta
nella storia dei Mondiali contribuì a delineare semifinali con quattro Nazionali europee. L’ultima volta fu nel 2006, accadde anche nel 1934, 1966 e 1982. Belgio avanti con merito, in definitiva, atteso ora all’esame Francia, compagine che per venire a capo di un Uruguay senza argomenti non ha dovuto forzare un talento peraltro indiscutibile. La maggiore freschezza della squadra di Deschamps potrebbe avere un ruolo, martedì a San Pietroburgo. Comunque vada, sarà un peccato rinunciare a una delle due, il Mondiale meriterebbe di tenersele strette entrambe.