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Lo Xamax perde papà Facchinett­i

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Il Neuchâtel Xamax piange la morte, avvenuta all’età di 82 anni, del patriarca del club neocastell­ano, Gilbert Facchinett­i, presidente del club per oltre 20 anni. Nato a Losanna nel 1936, Facchinett­i è stato macellaio prima di fare fortuna nelle costruzion­i... «Sono passato dalle bistecche ai sassi», amava dire. Da giovane aveva vestito con buon successo la maglia di Cantonal, Grenchen, Servette, Bienne e Xamax, l’antenato del Neuchâtel Xamax nato dalla fusione del 1970. Aveva ricevuto un’offerta dal Genoa, ma vi aveva rinunciato per motivi familiari e profession­ali. Nel 1979, qualche anno dopo aver chiuso la carriera, ha assunto le redini dirigenzia­li del club, portandolo a due titoli di campione svizzero nel 1987 e 1988. Suo grande rammarico, il non aver mai vinto la Coppa Svizzera, nonostante la partecipaz­ione a quattro finali, due da giocatore e altrettant­e da presidente. Un’epoca nella quale lo Xamax si era fatto un nome anche a livello internazio­nale grazie ad alcune campagne nelle Coppe europee, con partite indimentic­abili contro Real Madrid, Amburgo, Bayern Monaco e Sporting Lisbona. Dopo 24 anni di regno, Facchinett­i aveva ceduto la presidenza ad Alain Pedretti, pur rimanendo attivo in un club. Molto colpito dal fallimento dell’era Chagaev, ha comunque avuto il tempo di vedere la rinascita del “suo” Xamax, tornato qualche settimana fa in Super League. In molti hanno ricordato la sua figura, da Gilbert Gress, storico allenatore rossonero, al presidente della Fifa Gianni Infantino. L’attuale presidente dello Xamax, Christian Binggeli ha ricordato che “Facchi” verrà omaggiato in occasione della prima partita della nuova stagione alla Maladière, il 28 luglio contro il Basilea.

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KEYSTONE Ventiquatt­ro anni da numero uno rossonero

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