Aziende elvetiche spiate da 007
Anche aziende svizzere in Austria prese di mira dai servizi segreti germanici Lo spionaggio industriale sarebbe durato dal 1999 al 2006: parte delle informazioni trasmessa a Washington
Anche aziende svizzere in Austria, come Sandoz o Novartis, prese di mira dai servizi segreti germanici. Parte delle informazioni è stata poi trasmessa ai servizi di Washington.
Vi sono anche aziende svizzere fra i circa 2’000 obiettivi sorvegliati dal Bnd, i servizi segreti tedeschi, in Austria a partire dal 1999. Circa tre settimane fa Vienna aveva preteso spiegazioni dalla Germania in merito allo spionaggio condotto per anni in territorio austriaco. Il Servizio delle attività informative della Confederazione conferma l’indiscrezione rivelata dal ‘SonntagsBlick’, ma non intende fare commenti. Berlino teneva sotto controllo bersagli di ogni genere, tra cui ministeri, organizzazioni e imprese. La vicenda ha suscitato un polverone diplomatico e le reazioni stizzite degli austriaci non si sono fatte attendere. “L’estensione della sorveglianza era enorme”, ha detto il cancelliere Sebastian Kurz. “Spiare gli amici è inaccettabile”, gli ha fatto eco il presidente Alexander Van Der Bellen. Stando alle ricerche del ‘SonntagsBlick’, l’intelligence della Germania vigilava su più di una dozzina di filiali in Austria di società elvetiche. Fra quelle menzionate dal domenicale vi sono Sandoz, la divisione generici del colosso farmaceutico basilese Novartis, il gruppo renano attivo nei trasporti e nella logistica Panalpina, il fabbricante zurighese di apparecchi per l’analisi di laboratorio Tecan e Bossard, azienda con sede a Zugo specializzata nelle tecniche di assemblaggio industriale. Lo spionaggio (dal 1999 al 2006) avrebbe toccato dati relativi a telefonate e a email. Non è chiaro cosa sia stato intercettato: potrebbe trattarsi “solo” di metadati – chi ha parlato con chi, quando e dove – ma potrebbero essere stati registrati anche i contenuti di conversazioni telefoniche e messaggi di posta elettronica. Se il tutto sia stato nel frattempo interrotto è un altro punto interrogativo. Parte delle informazioni raccolte sarebbe stata trasmessa alla Nsa, l’organismo governativo Usa che si occupa della sicurezza nazionale. Non solo: secondo Erich Schmidt-Eenboom, esperto del campo citato dal giornale, gli 007 tedeschi avrebbero agito proprio per conto degli Stati Uniti. “Sono certo” che questi due servizi d’intelligence abbiano anche sorvegliato obiettivi nella Confederazione. I dati ottenuti segretamente, prosegue Schmidt-Eenboom, sarebbero serviti a Washington per assicurarsi un vantaggio competitivo. Dunque, spionaggio industriale, inammissibile ai sensi della legge tedesca. Le società svizzere interessate hanno preferito non esprimersi. Bocche cucite al Bnd. Claude Janiak, presidente della Delegazione delle Commissioni della gestione (DelCdG), che supervisiona l’intelligence a livello parlamentare, ha detto di voler rivedere la collaborazione con il Bnd.