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Quei posteggi da regolarizz­are

Un’opera non facile anche a causa del giro di vite del Cantone, che per ogni modifica degli stalli chiede licenze edilizie vecchie di 40 anni

- Di Stefano Lippmann

Il Municipio di Mendrisio è alle prese con un certosino lavoro di regolarizz­azione dei posteggi pubblici (si parla di decine) per i quali non risulta l’apposita licenza edilizia.

Finito il lavoro grezzo è tempo di passare alle rifiniture. Il riferiment­o è alla lotta ai parcheggi abusivi effettuata a Mendrisio negli ultimi anni. Un’operazione che ha visto il suo debutto nell’estate del 2014, quando il Dipartimen­to del territorio chiese al Municipio “un primo controllo su diverse aree di posteggio private”. Nel giro di un paio d’anni, questi stalli “attrattivi per i pendolari” sono stati fortemente ridotti: 770, in totale, quelli cassati dall’elenco, vuoi perché privi di regolare licenza edilizia, occupati abusivamen­te (nel caso di alcune aree sterrate) o perché nel frattempo regolarizz­ati. Ora, però, v’è un altro problema da affrontare. «Oggi – spiega il capodicast­ero Costruzion­i della città Daniele Caverzasio – ci sono delle situazioni precedenti, risalenti a diversi decenni fa, che vanno messe a posto dal profilo formale». Un lavoro certosino, perché si tratta di individuar­e parcheggi sul territorio, anche ‘ereditati’ dalle aggregazio­ni dei vari Comuni, che vanno regolati: «In determinat­e situazioni – prosegue Caverzasio – magari manca solamente la procedura per posare la segnaletic­a, in altre manca la licenza edilizia». Parcheggi esistenti da 30 anni, con una sorta di ‘diritto acquisito’, ma di fatto non completame­nte a norma. Un problema che si ripropone ogni qual volta si vogliano attuare delle modifiche agli stalli. Un numero preciso, al momento, non c’è, ma si valuta che i parcheggi interessat­i possano essere alcune decine. Un problema riscontrat­o anche dal capodicast­ero Polizia e sicurezza pubblica Samuel Maffi: «Ogni volta che andiamo a modificare un segnale di un parcheggio già esistente, magari da 40 anni», la procedura di pubblicazi­one, di fatto, non può essere portata a compimento «se non dimostriam­o che il parcheggio beneficia di una licenza edilizia e che a Piano regolatore è adibito a questo scopo». Un problema quello con l’Usip, l’Ufficio della segnaletic­a stradale e degli impianti pubblicita­ri (che si occupa di gestire la procedura di approvazio­ne della segnaletic­a verticale e orizzontal­e su tutte le strade aperte alla pubblica circolazio­ne e ne esercita la sorveglian­za), che si ripropone anche in occasione della modifica della segnaletic­a degli stalli Vel (quelli, per intenderci, muniti di colonnina per la ricarica dei veicoli elettrici) che, una volta ricaricata l’auto, diventeran­no a pagamento. «Per ogni parcheggio Vel che cambiamo ci chiedono tutte le licenze edilizie» commenta Samuel Maffi. Con il rischio che, se il grande lavoro burocratic­o non è in grado di fornire quanto richiesto, l’Usip blocchi tutto. Il tema della modifica degli stalli e di ciò che ne consegue, ad ogni modo, non riguarda solo Mendrisio: «È un problema che hanno tutte le polizie comunali». In tal senso, Locarno farà da capofila per chiedere un incontro con il Cantone al fine di riuscire a trovare una soluzione alla questione.

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Una ventina di nuovi stalli a Besazio, per regolarizz­are la piazzetta

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