laRegione

Vegetali alla dogana: importazio­ni illegali in aumento

-

Un seme, una pianta, un fiore reciso come souvenir delle vacanze? Meglio di no. È il consiglio dispensato ai viaggiator­i dall’Ufficio federale dell’agricoltur­a (Ufag), il quale ricorda che questo tipo di merce sottostà a severe norme, come controlli fitosanita­ri obbligator­i al momento del’importazio­ne, onde evitare di introdurre malattie pericolose per l’uomo o parassiti dannosi per la flora locale (organismi di quarantena). Il rischio, oltre a quelli già citati, è che il souvenir venga confiscato alla dogana, subito dopo l’arrivo dalle proprie vacanze. Dal 2016, precisa una nota dell’Ufag, le statistich­e dimostrano che è in netto aumento il numero di infrazioni scoperte alle frontiere riguardant­e, in particolar­e, piante, semi, frutta e fiori recisi intercetta­ti all’entrata in Svizzera nei due principali aeroporti elvetici, quello di Zurigo e Ginevra. Se nel 2015 erano stati rilevati 213 casi, questa cifra è passata a 233 nel 2017 e a oggi ammonta già a 202, benché sia appena trascorsa la metà dell’anno e il periodo delle vacanze sia appena all’inizio. Ad effettuare i controlli all’arrivo dei viaggiator­i è il corpo delle guardie di confine svizzero, poiché gli ispettori del Servizio fitosanita­rio federale, attivi nella zona di carico degli aeroporti, sono già confrontat­i con circa 9mila importazio­ni all’anno di merci soggette a controllo obbligator­io. Meglio quindi rinunciare completame­nte a questo tipo di souvenir. Chi però non può farne a meno, ricorda l’Ufag, dovrebbe almeno informarsi prima del viaggio circa le disposizio­ni legali in vigore in Svizzera (www.serviziofi­to.ch). Inoltre, mette in guardia l’Ufag, un numero importante di piante (più di 25mila specie in tutto) sottostann­o alle direttive della Convenzion­e sul commercio internazio­nale delle specie di fauna e di flora selvatiche minacciate di estinzione (Cites). Questo tipo di vegetali può essere introdotto in Svizzera unicamente con un’autorizzaz­ione del Paese esportator­e (www.cites.ch). Oltre a un certificat­o Cites valido, si richiede spesso un permesso d’importazio­ne delle autorità elvetiche competenti. ATS

 ??  ?? Poster dell’Ufag
Poster dell’Ufag

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland