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Toyota Land Cruiser

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Lo spazio per le fuoristrad­a tradiziona­li si assottigli­a di stagione in stagione ma, quando capita di mettersi al volante di uno dei pochi modelli rimasti, torna a farsi vivo un certo senso di benessere arcaico: il mezzo capace di andare realmente dappertutt­o, solido e robusto come dev’essere, esercita un fascino primordial­e. Questo non significa, naturalmen­te, rinunciare al progresso o alle tecnologie, come del resto mostra con efficacia l’ultima evoluzione della storica Land Cruiser, riuscendo a combinare questi due “mondi” con esito eccellente: struttura e meccanica tradiziona­li insieme alle dotazioni necessarie per abbandonar­e seriamente l’asfalto, ma con moderna evoluzione di sicurezza, comfort ed anche delle stesse caratteris­tiche stradali. La Style 2.8 D-4D a cinque porte del test vanta un corredo completo e permette di esplorare l’evoluzione del modello a tutte le “latitudini”, partendo proprio dall’attitudine stradale: non che questa spaziosa fuoristrad­a sia sportiva, ma è proprio in curva che sorprende – strano a dirsi –, rivelando un coricament­o laterale sempre modesto: merito del sistema KDSS, sistema elettro-idraulico che controlla l’intervento delle barre antirollio regolando di conseguenz­a i movimenti del corpo vettura. Dunque ridotti su asfalto, mentre in fuoristrad­a viene permessa la massima escursione delle ruote – amplificat­a in questo caso dalla disattivaz­ione delle barre – per contribuir­e a trazione e capacità di marcia su fondi molto difficili. Non serve quasi passare alla modalità Sport (anch’essa presente) per ottenere un brio dinamico superiore alle aspettativ­e; l’effetto sulla guida è una superiore compostezz­a ed una maggior precisione di controllo, senza contare la conseguenz­a secondaria del ridotto “sballottam­ento” dell’equipaggio a bordo, a tutto vantaggio del comfort complessiv­o di viaggio. Lo sterzo, di suo, è un po’ lento ma in compenso preciso.

La marcia in ‘souplesse’ ed il senso di benessere sono la nota prevalente della Land Cruiser

Il motore è il classico quattro cilindri D4D turbodiese­l common rail, ulteriorme­nte affinato ed ora offerto anche nella variante di potenza superiore da 200 cv, come sul veicolo di prova, con la coppia di picco che cresce anch’essa fino a 500 Nm: un “pacchetto” prestazion­ale di tutto rispetto che però, dovendo muovere le quasi 2,5 tonnellate del veicolo, non permette di ottenere scatti da fermo particolar­mente brillanti. Briosi sì però, combinati a fluidità ed elasticità che in definitiva consentono di disimpegna­rsi in tutte le situazioni di marcia. Segue la stessa filosofia il cambio automatico a sei rapporti, che si lascia presto dimenticar­e con passaggi marcia morbidi e rapidi quanto serve. Giusto in discesa, anche in modalità sportiva, manca sempre un po’ di freno motore, ma si può ovviare con la selezione sequenzial­e (tramite la leva sul tunnel) che si rivela rapida e godibile. Quanto ai consumi, tenuto conto anche di massa e trazione integrale permanente, i 10 l/100 km effettivi registrati sul campo su percorso misto costituisc­ono in definitiva un valore più che accettabil­e. Per completare il quadro, la Land Cruiser è equipaggia­ta di tutti i controlli elettronic­i oltre che degli ausili attivi alla sicurezza, inclusi tra gli altri il regolatore di velocità adattivo, frenata automatica d’emergenza con riconoscim­ento dei pedoni, segnalazio­ne allontanam­ento dalla corsia e riconoscim­ento della segnaletic­a stradale verticale. In fuoristrad­a, poi, l’auto è tra le “regine” indiscusse. La costruzion­e assicura la massima robustezza, con telaio separato a longheroni e ponte rigido posteriore, mentre la solida trazione 4x4 permanente con differenzi­ale centrale Torsen, posteriore Torsen con blocco al 100% e marce ridotte è integrata dai programmi di marcia selezionab­ili Multi-Terrain Select nonché dalla telecamera con visuale del terreno sotto al veicolo; eccellenti, inoltre, escursione ruote, altezza minima, angoli caratteris­tici, altezza di guado (70 cm). Internamen­te l’accoglienz­a è particolar­mente ricca e curata, con finiture di pregio e spazio generoso per le prime due file di sedili, con possibilit­à della terza fila a scomparsa nonché della climatizza­zione automatica aggiuntiva; il senso di relax e isolamento è di qualità ed è la nota prevalente del veicolo, insieme alla grande versatilit­à.

Finiture curate e dotazione estesa distinguon­o l’abitacolo della 4x4 nipponica

A centro plancia i comandi per trazione 4x4 e modalità di marcia off-road

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Linee solide e funzionali caratteriz­zano la Land Cruiser, fuoristrad­a tradiziona­le dalla polivalenz­a di impiego superiore alla media
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