Vettel vince a casa di Hamilton
Il tedesco della Ferrari resiste alla rimonta del britannico, costretto in ultima posizione da un contatto con Raikkonen
Un Gran Premio da incorniciare, finalmente, in cui le emozioni sono state vivide all’inizio e nell’ultima decina di giri, con una suspense che da tempo non si viveva. Quando la F1 regala corse come questa, gli spettatori (340’000 a Silverstone nel weekend di gara) tornano a casa soddisfatti, anche se avrebbero voluto vedere Hamilton sul gradino più alto del podio. Invece ha vinto Vettel, e prima di tutto il caraibico deve fare ammenda per uno start semplicemente orrendo: fosse partito bene, molti degli accadimenti che si sono susseguiti non si sarebbero verificati. Invece, a parte recitare il ruolo della vittima e dell’offeso oltre che del maleducato, non ha mai ammesso questo dettaglio cruciale. Semaforo verde, ritardo nell’attacco, infilato subito da Vettel e da Bottas. Alla terza curva, Raikkonen, vicinissimo, in frenata si sposta e lo colpisce portando il pilota della Mercedes-Benz in ultima posizione: finlandese penalizzato di dieci secondi (piccola domanda a zio Charlie Whiting sul perché a Vettel su Bottas cinque secondi e a Kimi dieci?), ma capace di restare in corsa tutto il tempo possibile a un livello accettabile.
Safety-car in pista due volte
Hamilton insegue dalle retrovie e si issa sino al sesto posto, ma anche qui è necessario fare un chiaro distinguo: in questa F1 ci sono tre team e poi gli altri, dunque il recupero di Luigino non ha nulla di prodigioso o mitico, basti osservare in slow-motion i singoli sorpassi e il netto dominio, visibile a occhio nudo. A quel punto, però, si è imbattuto nelle Red Bull. L’impresa sarebbe stata comunque fattibile, ma certamente più ardua. Ericsson sbatte violentemente al giro 33 perché gli resta aperta
in curva l’ala del Drs che poi richiudendosi di colpo e in modo innaturale e non corretto lo sbilancia e butta a muro in Curva 1. Esce la Safety-car. le due Ferrari riescono a montare le coperture morbide fresche, le due Mercedes-Benz fanno hara-kiri e tengono le dure già rovinate e al restart l’ordine sarà Bottas, Vettel, Hamilton, Raikkonen. Nuova Safety per la toccata tra Grosjean e Sainz. Dopo qualche giro Vettel infila Bottas che in crisi totale con le sue Pirelli ormai sulle tele, perde in rapida successione posti in favore del collega di squadra, di Raikkonen e quasi anche di Ricciardo. Ritiro
di Verstappen per noie al cambio. È difficile capire quanta adrenalina scorresse in pista, ma godere di un Gran Premio con i primi quattro piloti racchiusi all’inizio da due secondi totali, è qualcosa che aspettavamo da troppo tempo. Nel dopogara parole stupide di Hamilton contro la Ferrari, e infelice battuta di James Allison contro la sua ex squadra tacciata di improvvisazione. Pronta e secca la replica di Arrivabene, e scuse sostanziali di Toto Wolff, che ha ammesso di essere frustrato da due contatti con le Rosse nelle ultime tre gare.
Parentesi molto negativa per la Sauber che aveva un Leclerc perfettamente in gara. Un errore di fissaggio di uno pneumatico al pitstop ha obbligato il team (che sarà multato) a bloccare il pilota per “unsafe release”. Peccato, sarebbero stati altri punti utili e motivazione, su un tracciato epico come Silverstone. Su Ericsson abbiamo già riferito, e per le tasche della Sauber i danni riportati al telaio nell’urto non sono una bella notizia. È un mondiale in cui si combatte, e lo si farà fino alla fine. Hamilton, motivato e furente come non mai, voleva vincere il suo sesto Gp a Silverstone, e invece vede Vettel davanti a lui, e la Ferrari 20 punti avanti nel “costruttori”. Il nuovo fondo piatto della Ferrari fa la differenza, e il propulsore è notevolmente potente. Mercedes-Benz efficace nel misto, veloce la Rossa nei tratti rettilinei Un’annotazione: la strategia del muretto Ferrari è stata molto più efficace di quella MercedesBenz. Il team di Brackley deve tenerne conto, perché per rivincere un Mondiale sotto pressione come questo – e non con la scioltezza delle ultime stagioni – ogni elemento deve essere oliato al meglio.