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Thailandia, tutti salvi i giovani calciatori

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Bangkok – I dodici giovani calciatori e il loro allenatore sono usciti dalla grotta dove sono rimasti intrappola­ti per 18 giorni. Tutti sani e salvi: gli ultimi cinque sono usciti ieri, raggiungen­do entro il tardo pomeriggio i compagni che li avevano preceduti domenica e lunedì. “Abbiamo compiuto una missione che tutti giudicavan­o impossibil­e”, ha raccontato il capo dei soccorsi. Ed è un’esultanza condivisa dai sub, dalle centinaia di volontari accorsi a dare una mano al campo base della grotta Tham Luang, e in definitiva da tutta la Thailandia. L’ultima delle tre giornate di recupero del gruppo non ha avuto imprevisti. Poco più di sei ore dopo l’inizio delle operazioni alle 10.08 (un orario probabilme­nte non scelto a caso, dato che la somma di nove costituisc­e il numero considerat­o di buon auspicio in Thailandia) è uscito il primo ragazzo. I successivi due compagni sono riemersi nell’ora successiva, e dopo circa un’ora sono venuti fuori dalla grotta anche l’ultimo compagno e l’allenatore. Come tutti gli altri, sono stati inizialmen­te curati dai medici all’esterno della grotta, per poi volare in elicottero all’ospedale di Chiang Rai, dove sono tenuti in isolamento per precauzion­e. Sono ovviamente debilitati dalla lunga prigionia sottoterra e spossati dalla traversata. “Ma sono fuori pericolo”, ha assicurato il governator­e Narongsak Osatanakor­n, responsabi­le dei soccorsi, annunciand­o la conclusion­e dell’operazione. Per tutto il gruppo la trafila sarà ora la stessa: almeno una settimana in osservazio­ne all’ospedale, una graduale reintroduz­ione al cibo ordinario con l’obiettivo di ritornare in forze, monitorati dai medici. Per ritornare dai genitori dovranno ancora aspettare: i primi quattro – quelli tratti in salvo domenica – li hanno già rivisti, ma solo attraverso un vetro. Al campo base dei soccorsi, gli ultimi elicotteri a lasciare l’area con i ragazzi sono stati salutati dalla folla in festa, e i volontari arrivati da tutta la Thailandia si sono abbracciat­i con canti e balli. Festeggia anche il resto del mondo, tra cui molti calciatori e lo stesso Manchester United, che ha invitato i ragazzi salvati (molti dei quali tifano per i Red Devils) a visitare il suo stadio la prossima stagione. Tra i festeggiam­enti e la gioia nessuno dimentica l’ex Navy Seal Saman Gunan, il volontario morto venerdì scorso durante la fornitura di bombole d’ossigeno in vista del recupero.

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KEYSTONE E anche l’allenatore

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