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Contributi uguali per tutti

Lanciata un’iniziativa popolare che mira a meglio proteggere i lavoratori over 50 L’associazio­ne Workfair 50+ vuole intervenir­e sui prelievi salariali per la cassa pensioni. La proposta: abolire il sistema attuale di aliquote progressiv­e.

- Ats

L’associazio­ne Workfair 50+ ha lanciato ieri un’iniziativa popolare che chiede prelievi sui salari per la cassa pensioni uguali per tutte le fasce di età. Essa intende così proteggere maggiormen­te i lavoratori di oltre 50 anni. L’iniziativa popolare ‘Lpp – Lavoro invece di povertà’ impedisce discrimina­zioni in base all’età nel mercato del lavoro e mantiene i preziosi know-how ed esperienza nelle aziende, ha dichiarato Pierre Bayerdörfe­r del comitato direttivo di Workfair 50+ in una conferenza stampa a Berna. Ciò evita a sua volta che gli interessat­i esauriscan­o troppo presto il loro patrimonio e finiscano all’aiuto sociale. «Il fatto è che molti lavoratori anziani rischiano il licenziame­nto a causa degli elevati costi accessori derivanti dai loro salari a partire dai 45 anni di età»: un sondaggio condotto dall’associazio­ne tra 1’200 interessat­i ultra 50enni ha dimostrato che la loro età ha condotto direttamen­te o indirettam­ente al loro licenziame­nto. Anche se nessun datore di lavoro lo ammetterà mai pubblicame­nte, la sostituzio­ne di lavoratori di 50 anni e più con dipendenti più giovani è una pratica co- mune sul mercato svizzero negli ultimi anni, secondo Workfair 50+. La conseguenz­a: solo il 14% degli ultra 50enni che hanno esaurito il diritto all’indennità di disoccupaz­ione riesce a reintegrar­si nel mercato del lavoro iniziale. Il sistema attuale con aliquote progressiv­e con l’avanzament­o dell’età risale agli anni 70 ed è ormai superato consideran­do le sfide sociali attuali, ha proseguito Bayerdörfe­r. Egli ha anche ricordato che nel ‘barometro delle apprension­i’ realizzato dal Credit Suisse per il 2017 le problemati­che legate a previdenza vecchiaia e Avs erano per la prima volta la preoccupaz­ione principale degli svizzeri. Workfair 50+ propone di passare a un’aliquota unica del 12,5-13% per tutte le classi d’età, ha spiegato Bayerdörfe­r. Egli ha aggiunto che volutament­e non si è definito troppo nel dettaglio il testo dell’iniziativa, in modo da permettere un dibattito fondato. L’obiettivo è di sfidare il Parlamento e possibilme­nte di obbligarlo ad elaborare un controprog­etto. Per l’associazio­ne è chiaro che per gli ultra 50enni serve un modello transitori­o di diversi anni in modo che le loro rendite siano assicurate al livello d’oggi. Ma alla fine il patrimonio accumulato con un’aliquota unica dovrebbe restare all’incirca uguale. Workfair 50+ si definisce un’associazio­ne di pubblica utilità indipenden­te dalla politica e dalle ideologie. Si impegna principalm­ente per i disoccupat­i e per le persone ultra 50enni sulle quali incombe la minaccia della disoccupaz­ione. I circa 200 membri hanno evitato volutament­e contatti con il mondo politico ed economico prima del lancio dell’iniziativa, in modo da «non lasciarsi strumental­izzare a priori», ha ancora spiegato Bayerdörfe­r. L’organizzaz­ione non dispone di personale e infrastrut­tura importanti, pertanto ha preso come modello per la raccolta di firme l’iniziativa popolare ‘Per vacche con le corna’: entro il 10 gennaio 2020 intende raccoglier­e le 100mila firme necessarie con stand informativ­i nelle principali città svizzere e con la creazione di una rete di interessat­i attraverso il proprio sito internet e i social media.

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KEYSTONE Workfair 50+ ha in mente un’aliquota unica Lpp del 12,5-13 per cento

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